Schumacher e Baglioni «Dieci secondi per la vita»

Schumacher e Baglioni «Dieci secondi per la vita» Alleati per una campagna di sicurezza sulla strada Schumacher e Baglioni «Dieci secondi per la vita» ROMA L'Unione Europea lancia una massiccia campagna per la sicurezza stradale. In un convegno organizzato dalTAci - con testimonial d'eccezione fra i quali Schumacher, Baglioni, Nancy Brilli, i rninistri Costa (Lavori Pubblici) e Burlando (Trasporti), il commissario trasporti dell'Ue, Kinnock - sono stati presentati ambiziosi programmi per ridurre le gravi conseguenze degli incidenti stradali. Dieci secondi, prima di accendere il motore, dedicati a poche basilari norme (usare il seggiolino per i bambini, non lasciare oggetti sciolti nel baule, regolare opportunamente sedili e poggiatesta, allacciare le cinture) possono salvare 9000 vite all'anno nel continente, dove ogni dodici mesi sulle strade si consuma a una vera guerra: 45 mila morti e un milione 600 mila feriti. E i costi sociali sono enormi: circa 2 miliardi di lire per ogni decesso. Ora l'Ue lancia la sfida per il 2001: ridurre del 40% i morti. Per farlo ha sfoderato l'arma del martellamento a tappeto sulla sensibilità di 200 milioni di automobilisti che non potranno schivare i messaggi (tv, giornali e riviste) preparati per la campagna sicurezza 1998: «Prima di guidare pensa, 10 secondi... che possono salvarti la vita». Secondo Costa il governo intende coinvolgere anche le compagnie di assicurazione, prelevando una percentuale dalle polizze per costituire un fondo speciale. Occorreranno dai 1000 ai 1500 miliardi all'anno per 10 anni. L'intervento potrebbe ridurre i decessi di 540 unità (ogni anno muoiono in Italia oltre 6000 persone, i feriti sono 260 mila) e i feriti di circa 14 mila. Oltre al risparmio di vite umane ci sarebbe una riduzione della spesa sanitaria di circa 1900 miliardi all'anno. «La prima cosa che faccio, quando salgo in macchina, è quella di allacciare le cinture». «Impossibile pensare a me che guido senza». «Allacciate le cinture di sicurezza, è un gesto che vi toglie due secondi ma vi dà una vita che dura una vita». Questi alcuni dei pensieri di Schumacher che girerà l'Europa per cercare di convincere alla prudenza gli automobilisti della domenica. Il suo impegno fa parte della «condanna» inflittagli dalla Eia per lo scontro con Villeneuve a Jerez de la Frontera, ma lui sottolinea che avrebbe voluto comunque partecipare.«Abbiamo bisogno di voi per diffondere il messaggio. Un incidente può capitare a me come a chiunque altro. Il problema è che la maggior parte della gente sovrastima le proprie capacità di guida». Schumacher ha detto che fuori dai circuiti non ha mai avuto incidenti di rilievo, e ha aggiunto: «Quando avevo sei anni era una gran cosa sedere davanti, accanto a papà. Ma erano altri tempi, non ci si rendeva conto dei pericoli». Riferendosi ai 4 consigli dello spot tv preparato dalla Ce, ha detto: «Se non hai figli puoi non preoccuparti del seggiolino, ma ci sono tanti bambini in giro e tanta gente che pensa che non ne abbiano bisogno quando hanno superato una certa età». Il campione tedesco è severo coi giovani: «Quando sei ragazzo pensi di essere più furbo se non allacci le cinture. Invece sei stupido. Si è più liberi senza cinture? Vero, ma se hai un incidente finisci per essere anche troppo libero. Se guardi le riprese di un incidente, non puoi non capire». L'ultimo consiglio sulla velocità: «Non si deve mai andare troppo forte. Se anche io lo facessi sulla mia Ferrari di FI finirei sempre fuori pista, non terminerei una corsa», [r. m.] Il ministro dei Trasporti, Claudio Burlando, e Michael Schumacher ieri alla presentazione della campagna dell'Unione europea per la sicurezza stradale

Persone citate: Baglioni, Burlando, Claudio Burlando, Kinnock, Michael Schumacher, Nancy Brilli, Schumacher

Luoghi citati: Europa, Italia, Jerez De La Frontera, Roma, Villeneuve