La sua scena di donne e passioni di Masolino D'amico

La sua scena di donne e passioni La sua scena di donne e passioni Da Yerma a Bernarda Alba: le sorprese della crudeltà F INISSIMO letterato aperto a tante esperienze, in definitiva Federico Garcia Lorca deve la sua popolarità mondiale alle opere in cui appare più spagnolo a rischio di sfidare il f olkloristico, il Llanto per il torero Ignacio Sànchez Mejias in poesia, e nel teatro, la trilogia andalusa costituita da Nozze di sangue, Yerma e La casa di Bernarda Alba (1932-36). Questa nacque negli anni della Barraca, il carro di Tespi con cui, rimpatriato dopo l'esperienza della metropoli (New York, che lo inorridì) e deciso a esplorare le proprie radici, il poeta si dedicò a portare le grandi opere drammatiche del Siglo de Oro nei villaggi più sperduti della penisola pentagonale. In Nozze di sangue una sposa è rapita da un antico amante mai dimenticato; in Yerma («Sterile») la protagonista è una donna che pur ligia al codice tra¬ dizionale di sottomissione al marito, alla fine si ribella contro l'indifferenza di lui strangolandolo; La casa di Bernarda Alba (allestita da Giorgio Strehler nel '55 con Sarah Ferrati) è un soffocante interno domestico di sole femmine, basato sulla repressione esercitata dalla madre-padrona. Visti dall'Italia e dalle nostre storie rusticane, fra Verga e D'Annunzio, in un primo tempo queste pièces poterono sembrare solo limitatamente interessanti; alla lunga però il loro successo internazionale mai venuto meno ne ha sottolineato la forte carica simbolica - il gineceo come metafora dell'oscurantismo e della repressione, la sterilità di Yerma come sintesi di tanti altri tipi di sterilità. Coerentemente, gli allestimenti moderni di questi drammi ne esaltano spesso la componente meno realistica, vedi la celebre Yerma di Victor Garcia (presentata alla Fenice di Venezia nel '72), dove l'azione si svolgeva su di un grande trampolino sospeso su teli gonfiati a mo' di mare in tempesta. Da non dimenticare in ogni caso neanche i numerosi altri lavori del maggiore drammaturgo spagnolo del secolo, che vanno dal].affresco storico-pohtico in forma di ballata [Mariana Pineda, 1927, sull'eroina dei moti popolari del 1831) al gioco intellettuale di matrice surrealista {Aspettiamo cinque anni, 1931, sull'incapacità di decidere di un personaggio che vive tutto in proiezione interiore; Il pubblico, 1931, sui sogni che attraversano la mente di chi assiste a uno spettacolo), alla commedia ironico-sentimentale {Donna Rosita nubile o il linguaggio dei fiori, 1935, messo in scena in Italia da Cesare Lievi nel '96), a certi testi per il teatrino delle marionette con storie d'amore aggraziate e crudeli come La zapatera prodigiosa, e soprattutto l'incantevole Amore di Don Perlimpin con Rosita nel suo giardino, dove il vecchio marito tradito diventa, mascherato, l'appassionato amante notturno della giovane moglie infedele. Masolino d'Amico Qui accanto l'attrice Sarah Ferrati, che nel '55 interpretò «La casa di Bernarda Alba» con la regia di Giorgio Strehler A destra una scena di «Donna Rosita nubile» rappresentata in Italia da Cesare Lievi

Luoghi citati: Italia, New York, Venezia