Schroders terza in Bancaroma

Schroders terza in Bancaroma Schroders terza in Bancaroma Geronzi: non abbiamo in vista alleanze con Piazza della Scala ROMA. Fausti lo dice e Geronzi, al vertice della Banca di Roma da qui al 2000, conferma: «Con la Comit non abbiamo niente in piedi - asserisce il presidente ma il sistema si sta trasformando e il cambiamento induce tutti a meditare». Anche qui si parla di amicizia: «I rapporti che abbiamo con le ex Bin - aggiunge Geronzi - sono rapporti di grande amicizia e di grande capacità di valutazione delle realtà aziendali». Smentite manovre con l'istituto di Piazza della Scala il presidente di BancaRoma ha ribadito che in un mercato globale le masse critiche devono essere consistenti e movimentabili sul territorio nazionale e internazionale. Questa la filosofia: «Noi non pensiamo che si possa costruire un grande gruppo e poi delimitarne i confini a livello nazionale. Oggi l'Italia è una provincia dell'Europa». Intanto la Schroders Investment Management è salita al 3,19 per cento, rispetto al 2,39 comunicato il 16 gennaio, nel capitale ordinario della Banca di Roma e ne diviene così il terzo azionista (questo non contando le azioni al servizio del prestito obbligazionario detenute da Toro e dagli investitori arabi). Il dato è emerso dalla lettura dei primi dieci azionisti della banca che ha un flottante diffuso di oltre il 40 per cento. L'Ente cassa di risparmio di Roma possiede il 27,13 per Cesare Geronzi cento del capitale ordinario, seguito dalla Toro con il 4,05 per cento (un ulteriore 4 circa è al servizio del prestito obbligazionario non ancora convertito). Analogo discorso vale per la Lybian Arab Foreign Bank con l'I,99 per cento del capitale ordinario (il resto fino a raggiungere una quota del 54 per cento circa è detenuto in obbligazioni). Nell'elenco dei principali azionisti figura l'Eds con l'I,99 per cento, la Abu Dhabi Investment Authority con l'I per cento e la National Commercial Bank con quota analoga (era del 2,2 all'epoca della privatizzazione). Inoltre nell'elenco fornito è ancora presente la Comit con l'l,87 per cento, ma la Commerciale ha recente mente comunicato di essere uscita dall'azionariato, così come il Credito Italiano. L'Iri ha il 13,65 per cento, interamente al servizio del prestito obbligazionario. L'assemblea ha anche rinnovato il collegio sindacale e ha approvato a larga maggioranza il bilancio '97 chiuso con 2 mila 914 miliardi di perdite per la capogruppo che verranno interamente ripianate con l'utilizzo delle riserve. A livello di gruppo le perdite salgono a 3 mila 155 miliardi e le sofferenze a 10 mila 577 miliardi. Per la Spa i crediti inesigibili sono stati di 8010 miliardi (7511,7 nel '96) e gli incagli 4081 miliardi (3885,4 nel '96). [r. e. s.J Cesare Geronzi

Persone citate: Arab, Cesare Geronzi, Geronzi

Luoghi citati: Abu Dhabi, Europa, Italia, Roma