Sequestro-lampo con giallo in Sicilia di Fabio Albanese
Sequestro-lampo con giallo in Sicilia Sequestro-lampo con giallo in Sicilia Tre olandesi rapiscono una famiglia: arrestati e scarcerati SIRACUSA. Dall'Olanda alla Sicilia per realizzare un rapimento miliardario. Ha ancora tutti i contorni di un giallo la vicenda portata alla luce dalla polizia di Siracusa e dalla procura di Catania. Tre balordi olandesi rapiscono una donna, loro connazionale, i suoi sei figli e il suo convivente per costringerla a sborsare quattro miliardi di lire. Per attuare il loro piano scelgono la Sicilia, ma va tutto a monte per l'intransigenza di un direttore di banca di Catania e per le relazioni di buon vicinato di un abitante di Siracusa che ha visto strani movimenti in una villetta che doveva essere disabitata. I tre sono stati arrestati dalla polizia ma sono già in libertà perché il gip del tribunale di Catania vuol capire meglio, prima di convalidare i fermi. La donna, Anne Marie Germain Lievans, 39 anni, israeliana con passaporto olandese, da qualche tempo vive con un giovane di 20 anni, Pepe Pablo Hofman, e con i sei figli che ha avuto da due precedenti matrimoni, bambini di età compresa tra i tre e i sette anni e uno di 19 anni. Dai due ex mariti la signora Lievans ha avuto consistenti buonuscite, l'ultima di circa quattro miliardi in lire italiane, e una ricca assicurazione sulla vita. All'inizio di aprile, la donna, con i figli e l'attuale compagno decidono di fare una lunga vacanza in Sicilia. Con loro portano un baby sitter, Bastian Bonekamp, 30 anni. Fanno un lungo giro, arrivano a Catania dove vengono raggiunti da due amici del baby sitter, anche loro olandesi, Gerardus Heideman e Marcel De Koter, entrambi di 35 anni. Infine il gruppo approda a Fontane Bianche, località marina a Sud di Siracusa. Lì comincia l'incubo: Bonekamp, Hei¬ deman e De Koter fanno scattare il loro piano. Per alcuni giorni tengono segregati nella villetta, presa in affitto a due milioni alla settimana, la donna, il convivente e i sei bambini. Per costringere la signora Lievans a scucire il denaro, la feriscono più volte al collo e al seno, picchiano selvaggiamente il giovane Hofman, minacciano di far male ai bambini. La donna, alla fine, cede e va ad aprire un conto corrente in una filiale del Monte dei Paschi di Siena di Catania. Nel conto tenta di versare, prelevando dalle sue banche olandesi, prima 27 mila fiorini, poi altri duecentomila, in tutto quasi duecento milioni di lire. Il direttore della banca, però, si insospettisce e rimanda in Olanda il denaro, non accettando i bonifici. Allora la donna invia un fax alla sua banca olandese dando disposizioni di prelevare dal suo conto i duecentomila fiorini e di consegnarli ai due signori che si sarebbero presentati. Heideman e De Koter partono per Amsterdam. Il gruppo di ostaggi resta sotto il controllo dell'unico rimasto, il baby sitter Bonekamp. Anne Marie Lievans riesce però a fuggire, portando con sé due dei sei figli, di 3 e 5 anni. La donna si rifugia in una villetta poco distante ma i vicini del proprietario della villa-rifugio, normalmente disabitata in questo periodo, notano luci accese e avvertono il 113. Quando arriva la polizia, la donna racconta tutto; poche ore dopo anche gli altri suoi quattro bambini e il giovane convivente verranno liberati; il baby sitter viene arrestato. Era venerdì notte. Di lì a poco sarebbero tornati dall'Olanda gli altri due rapitori. La polizia li ha fermati all'aeroporto. Fabio Albanese
Persone citate: Anne Marie Germain Lievans, Anne Marie Lievans, Bastian Bonekamp, Fontane Bianche, Gerardus Heideman, Hofman, Marcel De Koter, Pepe Pablo Hofman
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