Il no di Ernesto Caffo

Il no di Ernesto Caffo Il no di Ernesto Caffo «L'unica strada è creare un gruppo di esperti» ROMA. «Scegliere una famiglia adottiva è una cosa delicata: occorre una grande attenzione che richiede giudizi condivisi sulla base di criteri qualitativi che devono essere sostanzialmente omogenei nelle diverse aree del paese e validati da un'esperienza condivisa - dice Ernesto Caffo, presidente del Telefono Azzurro -. Intendiamoci: anche quello che dice un parroco può avere un significato, ma indagini di questo tipo sulla qualità familiare mi sembrano legate a criteri molto soggettivi e poco approfonditi e i vissuti personali possono prevalere su una lettura attenta delle esigenze di un bambino. L'ideale sarebbe dare vita ad un gruppo di esperti: uno psichiatra infantile, uno psicologo, un operatore sociale, e altre figure significative come il sindaco in una piccola comunità, gli amministratori pubblici, rappresentanti del volontariato sociale, e certo, perché no, anche il parroco». . [Agi]

Persone citate: Ernesto Caffo

Luoghi citati: Roma