Lebed, primo passo per il Cremlino di Anna Zafesova

Lebed, primo passo per il Cremlino RUSSBA Affluenza record alle urne, si profila il ballottaggio con il governatore uscente Lebed, primo passo per il Cremlino Elezioni in Siberia, il generale verso la vittoria MOSCA NOSTRO SERVIZIO Una vittoria quasi certa insieme a un biglietto per il Cremlino nel 2000 per il generale Lebed. Questo è il risultato sorprendente del braccio di ferro alle elezioni per il governatore di Krasnqjarsk tra Valeri] Zubov e il Alexandr Lebed, il candidato del Cremlino e l'eroe della protesta popolare. I primi risultati sul 60 per cento dei seggi dove il conteggio era già finito ieri sera davano il generale ampiamente in vantaggio sul governatore uscente: il 43,82% Lebed contro il 37 di Zubov. Le cifre definitive si sapranno solo oggi, ma tutti i pronostici sono già stati ribaltati. I sondaggi condotti alla vigilia del voto infatti davano a Zubov un ampio vantaggio - tra il 40 e il 45% mentre Lebed, secondo i sociologi, era fermo al 21-25%. Ieri a Krasnqjarsk si era registrato un record dell'affluenza al¬ le urne: una media del 65 per cento degli elettori, con punte del 77, mentre di regola le elezioni locali oscillano sulla soglia della non validità per la passività della popolazione. Per Lebed hanno votato massicciamente le campagne e i piccoli centri, dove è concentrato l'elettorato di protesta, mentre le grandi città hanno preferito Zubov. Risultato di una campagna martellante e aggressiva, all'americana, senza badare ai mezzi (si parla di 6 milioni di dollari offerti al generale dai banchieri), per la quale sono stati arruolati i migliori imagemakers moscoviti e perfino Alain Delon che ha fatto un'apparizione eccezionale per raccogliere voti per Lebed. Ma merito soprattutto del carisma dell'uomo che ha fermato la guerra in Cecenia, carisma che ha trasformato comuni elezioni in provincia in un evento che ha fatto il tutto esaurito negli alberghi di Krasnqjarsk, pieni di giornalisti venuti da tutto il mondo. La partita che si gioca ora in Siberia infatti ha per premio non solo il governo sulla seconda per dimensioni - e prima per ricchezze naturali - regione russa. La posta è il Cremlino e Lebed ha deciso di giocarsi il tutto per tutto: se perde, la sua candidatura alla presidenza nel 2000 sarà ridicola. Ma se vince, diventa un avversario potente che aggiungerà alla popolarità - i sondaggi gli assegnano un 10-13 per cento dei consensi su scala nazionale - anche soldi e strumenti politici. All'inizio della campagna elettorale pochissimi erano disposti a scommettere su una sua vittoria: avendo messo piede a Krasnojarsk per la prima volta tre mesi fa, Lebed era partito da zero. Ora il risultato che ha ottenuto domenica rende praticamente scontato l'esito del ballottaggio che si terrà tra una quindicina di giorni. Anna Zafesova

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Siberia