Il grazie del Consiglio «Una guida per 24 anni»

Il grazie del Consiglio «Una guida per 24 anni» Il grazie del Consiglio «Una guida per 24 anni» TORINO. «Come ho già avuto modo di comunicarvi, in occasione dell'assemblea che approverà il bilancio 1997 lascerò la presidenza della Fiat». Così il numero uno della casa automobilistica torinese, Cesare Romiti, che a giugno passerà le consegne a Paolo Fresco, ha introdotto la riunione del consiglio di amministrazione che ha approvato il bilancio dell'esercizio '97. «Lascerò - ha detto Romiti - con l'orgoglio dei grandi progressi che l'azienda ha compiuto nel corso dei 24 anni che ho vissuto al suo interno, con crescenti responsabilità e con pari passione umana e professionale. La lascerò soprattutto - ha aggiunto - con la soddisfazione di aver lavorato con uomini di grande valore che hanno dato alla Fiat quella solidità di intenti, quella coesione di forze e quella condivisione di obiettivi ambiziosi senza le quali nessuna impresa è in grado di affrontare e superare le molte e impegnative sfide della crescita e dell'affermazione internazionale». Romiti poi ricorda che in questi anni «particolarmente vicini mi sono sempre stati gli azionisti e i consiglieri di amministrazione». Tra loro, Romiti ha voluto ricordare Giovanni Alberto Agnelli, figlio di Umberto, scomparso alla fine dello scorso anno per un male incurabile. «La sua scomparsa - ha osservato Romiti - ha costituito una grave perdita sotto il profilo umano, prima ancora che aziendale. Sento doveroso ricordare in questo momento le doti di intelligenza e di entusiasmo con le quali ha sempre partecipato alle vicende della Fiat». Il presidente dell'azienda torinese ha poi voluto rivolgere un ringraziamento a quanti in questi anni hanno collaborato con lui contribuendo a determinare il successo raggiunto dall'azienda sia in Italia, sia all'estero: «E' doveroso per me ringraziare tutti i collaboratori che indipendentemente dalla posizione gerarchica hanno operato costantemente e in situazioni spesso molto difficili per far grande la Fiat in Italia, in Europa e nel mondo. Ad essi e al gruppo dirigente che avrà la responsabilità di condurli verso ulteriori traguardi di sviluppo - ha concluso Romiti - rivolgo il mio più caloroso augurio, certo che sapranno far bene per l'azienda, per l'Italia e per tutti gli altri Paesi in cui la Fiat ha portato progresso e benessere». Nel ringraziare Romiti per la «svolta decisiva» degli Anni 80 (inaugurata dalla marcia dei quarantamila, grazie alla quale si aprì un decennio di successi) il consiglio d'amministrazione ricorda che, da quando nel 1976 Cesare Romiti assunse la carica di amministratore delegato, il gruppo ha accresciuto il suo fatturato da 9270 miliardi a circa 90 mila, mentre il patrimonio netto è passato da 711 miliardi a circa 30 mila: «Questi dati - dice la nota del consiglio d'amministrazione - dimostrano da soli come Cesare Romiti abbia saputo far crescere il gruppo fino a fargli acquisire le dimensioni e il ruolo di una primaria realtà industriale internazionale, in grado di affrontare il prossimo futuro forte e sicuro nelle strategie, nei prodotti e negli uomini».

Persone citate: Cesare Romiti, Giovanni Alberto Agnelli, Paolo Fresco, Romiti

Luoghi citati: Europa, Italia, Torino