Venerdì di sangue nello Yemen di E. St.

Venerdì di sangue nello Yemen II luogo dell'attentato è considerato il santuario degli integralisti Venerdì di sangue nello Yemen Sana'a: bomba nella moschea, almeno3 morti SANA'A. Venerdì di sangue a Sana'a, la fiabesca capitale dello Yemen. Un ordigno è esploso durante la grande preghiera settimanale nella moschea di Sana'a. L'esplosione, stando a fonti ufficiali, ha causato tre morti e ventisette feriti, fra cui due cittadini statunitensi, un olandese, un canadese e diversi africani. Una decina di feriti versano in condizioni critiche. La responsabilità dell'atto terroristico non è stata rivendicata. Lo ha reso noto la polizia yemenita, precisando che quando è avvenuta la deflagrazione, nella moschea Al-Kheir a Bir Obeid vi erano più di cento persone, tutti uomini. Secondo testimoni il bilancio dell'attentato sarebbe più grave, in quando due persone sa¬ rebbero morte mentre venivano portate in ospedale. Nella moschea presa di mira è particolarmente attivo un gruppo integralista che rifiuta tutti gli aspetti della vita occidentale, come la televisione, l'educazione o il lavoro per le donne, i pantaloni per gli uomini. Nel Paese ancora scosso dalla recente guerra civile tra il Nord e il Sud (eredità di una divisione politica tra filoccidentali e marxisti) la società è profondamente divisa dall'appartenenza a clan in lotta tra loro, che non hanno esitato nei mesi scorsi a rapire stranieri e utilizzarli nella loro contesa per il controllo del territorio, in particolare delle zone montagnose. [e. st.]

Luoghi citati: Bir Obeid, Yemen, Yemen Sana'a