Il laboratorio degli 007 di Angelo Conti

Il laboratorio degli 007 Il laboratorio degli 007 Così i carabinieri di Parma analizzano i proiettili E' un revolver Smith & Wesson 38 special, l'arma del serial killer: lo stesso lungo le strade della Liguria, nelle campagne di Novi Ligure e poi sui treni, ha sempre sparato particolari proiettili da tiro. E ci sono tracce di sperma, con identica struttura genetica, nelle toilette dei vagoni teatro dei due più recenti omicidi. In altre parole: l'omicida è uno, ha colpito sempre con la stessa arma e con gli stessi proiettili, ed ha compiuto, prima o dopo le ultime esecuzioni, anche pratiche sessuali. Sono le risultanze del lavoro del Centro investigazioni scientifiche dell'arma dei carabinieri di Parma, diretto dal maggiore Luciano Garofano, che ha condotto complesse perizie balistiche sui reperti di sparo e sulle microtracce raccolte negli ambienti dove sono avvenuti gli omicidi. E c'è di più: attraverso una sofisticata procedura, che i nostri carabinieri hanno messo a punto addirittura con gli specialisti dell'Fbi, sono in corso in queste ore particolari accertamenti negli scompartimenti delle carrozze ferroviarie teatro dei delitti. Rilevando le quantità e la qualità delle tracce di sparo presenti nelle imbottiture dei sedili sarà possibile addirittura accertare dove si è seduto il serial killer dopo ogni sua «impresa», nell'attesa di scendere dal convoglio. Elemento questo importantis- simo perché, grazie alle testimonianze dei passeggeri, consentirà di mettere a punto un identikit ancora più preciso e forse chiarire le abitudini dell'assassino. La conferma che si tratti di un revolver Smith & Wesson calibro 38 (e non di una P38, che è pistola di tutt'altro tipo, come si era spesso sostenuto) è arrivato dall'esame dei proiettai che presentano 5 rigature destrorse con larghezza di circa 2,5 milUmetri. Elementi tipici di un revolver (con il tamburo a trattenere il bossolo vuoto) che è purtroppo il più diffuso al mondo. Il riscontro che a sparare sia stata proprio la stessa amia l'hanno invece dato le striatine secondarie, prodotte dal passaggio attraverso la canna, che sono una sorta di «timbro» della pistola. Non è stato comunque semplice, in questo caso, procedere alle comparazione. Colpa dei proiettili Wad-Cutter (che in inglese vuol dire «fustellatrice» per via del foro perfettamente circolare che lasciano sui bersagli), estremamente diffusi nei poligoni perché, pur muovendosi a bassa velocità e con bassa energia, risultano particolarmente precisi. Questi proiettili, di piombo dolce e privi di camiciatura, risultano però molto friabili: vengono drasticamente modificati ad ogni urto (contro un osso per esempio) e risultano di difficile lettura. Alcuni dei proiettili sono così apparsi in condizioni pessime, altri (come quelli recuperati dal corpo dei metronotte di Novi) in uno stato un po' migliore; si sono perciò rese necessarie indagini ai limiti delle risorse tecnologiche, anche con l'uso di un particolare microscopio comparatore, ma alla fine si è raggiunto un altissimo grado di probabilità, che sfiora la certezza. Quanto alle tracce biologiche, sono quelle destinate un giorno, ad inchiodare il responsabile. Le tracce di sperma, recuperate sui treni, hanno consentito la mappatura del Dna e le rilevazioni combaciano perfettamente. Questi rilievi sono possibili, come è successo in questo caso, anche partendo da tracce minime, che vengono amplificate attraverso una particolare procedura che moltiplica il frammento iniziale per un milione di volte. Fra i periti dei carabinieri c'è anche chi cerca di capire i comportamenti dell'assassino. Un uomo che, dopo aver cominciato con le prostitute ed avere poi superato indenne 1'«incidente» di Novi Ligure, avrebbe poi scelto di colpire donne normali in un ambiente popolare come un treno soltanto per sollevare la maggiore attenzione possibile sulle sue imprese e lanciare contemporaneamente ima sfida. Classica «debolezza» di ogni serial killer. Angelo Conti

Persone citate: Luciano Garofano

Luoghi citati: Liguria, Novi Ligure, Parma