Inzaghi, un gol in maschera di A. Car.

Inzaghi, un gol in maschera Inzaghi, un gol in maschera Test con una protezione al labbro ma c'è un problema: respira male TORINO. Il sole e le buone notizie illuminano l'infermeria bianconera che, ad eccezione di Ferrara, si svuota. Dunque Lippi tira un sospiro di sollievo. Diciamo di Inzaghi, innanzitutto: ieri pomeriggio ha disputato 45' contro l'Imperia, si è mosso come doveva e appare ottimista. Come lo è il dottor Agricola, tornato in pista a tempo di record dopo aver subito un doppio intervento chirurgico. Il test, secondo il medico, ha dato un responso «molto buono. Non credo che il giocatore sarà frenato da riserve mentali». SuperPippo ha segnato una delle quattro reti bianconere (le altre sono di Davids e, due, di Pellegrini) e per qualche tratto della partita ha sistemato fra i denti il paralabbro (lavoro dì pura ortodonzia) architettato dallo specialista in interventi maxillo facciali, prof. Beneck. I risultati non hanno soddisfatto l'attaccante bianconero, nel senso che il paralabbro bicolore in silicone (bianco e verde) nella parte vicina al palato «è da modificare poiché la struttura più rigida crea problemi di respirazione al giocatore», sono parole di Agricola. Tra oggi e domani lo specialista provvedere ad apportare modifiche. E poi, via in campo. Non è comunque detto che Inzaghi sentirà il bisogno di mettere la protezione speciale. E' il dettaglio che scopriremo domenica, alle quattro del pomeriggio. Notizie confortanti anche da Monterò, che come Inzaghi ha disputato un tempo, dando comunque risposte positive all'allenatore e allo staff medico. La contrattura muscolare è solamente un ricordo. L'uruguaiano si mette pertanto a disposizione dell'allena¬ tore per la supersfida di domenica. In un angolo della sala stampa, stipatissima come sempre in questi giorni che precedono la classicissi ma, parla Pessotto. Anzi bisbiglia, però lo fa con sicura chiarezza dialettica. Il bianconero è subito chiama to a elogiare Moriero e analizzare la sua prova in Na zionale, mercoledì sera al Tardini. Apprensioni in vista per chi dovrà marcarlo in particolare e per la Juve in generale? «Le preoccupazioni, ma non paure badate bene, ci sarebbero comunque, a prescindere dalla gara splendida che Moriero ha disputato mercoledì contro il Paraguay. Il tornante interista non ha fatto altro che confermare il suo valore. Ma sarebbe assurdo preoccuparsi soltanto di lui e Ronaldo, la squadra di Simoni ha tanti campioni, a cominciare da Djor kaeff che domenica è stato decisivo. Un raffronto tra Ronaldo e Moriero? Non è possibile, il brasiliano magari sonnecchia per un po' poi ti castiga con le sue fin te, i cambi di marcia e la fantasia. Moriero partecipa di più al gioco, è più continuo. Ci avviciniamo a un supermatch, una gara che, secondo il parere della critica e di molti addetti ai lavori, dovrebbe decidere le sorti del campionato. Perciò la prospettiva di giocare alletta ovviamente pure il sottoscritto. La sola idea mi elettrizza. Spero dunque di andare in campo, an che perché sarei l'uomo giusto per Moriero, fisica mente abbastanza simile a me». Pessotto dovrebbe essere accontentato. Ma il condizionale è d'obbligo, poiché il destino dell'esterno sinistro è, come è giusto e come sempre, nei progetti di Lippi. [a. car.]

Luoghi citati: Ferrara, Imperia, Paraguay, Torino