Laura c'è, e sta in un film

Laura c'è, e sta in un film Nel ruolo della protagonista la giovane Gigliola Arago22ini Laura c'è, e sta in un film La celebre canzone finisce al cinema ROMA. Laura non c'è perché è parte di un fumetto, perché è già morta anche se sembra vivissima, perché è un'apparizione fantastica più che una ragazza vera, in carne ed ossa: il celebre successo di Nek arriva sul grande schermo e diventa una storia ideata e modellata sul ritmo di quelle ascoltatissime note. A metà strada tra favola e realtà («Ma non è un film di Francis Ford Coppola», avverte il cantante con raro senso della misura), «Laura non c'è», diretto da Antonio Bonifacio, scritto da Daniele Stroppa e Gianfranco Clerici, è il racconto di un inseguimento amoroso, di un «sogno bello e crudele», di una ragazza triste che forse ha già vissuto il suo destino. «Ho l'adrenalina a mille - ha detto Nek a poche ore dall'anteprima del film, ieri sera, in un cinema del centro di Roma -, capita di rado che dalla canzone di un artista giovane come me venga fuori un film. Fin dall'inizio ho vissuto molto bene l'idea che il testo di "Laura non c'è" potesse ispirare una storia. Mi avevano anche chiesto di interpretare il ruolo del protagonista Lorenzo, che è un ideatore di fumetti, ma non mi era possibile e così lo ha fatto Nicholas Rogers. La mia parte dura solo dieci minuti». Nella parte di Laura, in questa storia che ricorda un po' «Ghost» con Patrick Swayze e Demi Moore, c'è Gigliola Aragozzini, vent'anni, studentessa del secondo anno della Facoltà di Scienze della Comunicazione a Roma, figlia di Adriano, famoso «patron» della musica leggera italiana, apparsa nel «Macao» di Gianni Boncompagni come «ragazza del Dolce Stil Novo». Naturalmente la leggenda vuole che la giovane Gigliola sia stata scelta per puro caso, mentre passeggiava nelle vie del centro, solo perché dotata dello speciale fascino necessario al personaggio. «Tutti - spiega lei pensano che io sia stata presa per via di mio padre, in realtà lui ha saputo del film leggendolo sui giornali. Comunque è chiaro che, grazie a mio padre, sono cresciuta nel mondo dello spettacolo e quindi ho maturato il desiderio di farne parte. Il mio sogno, però, è diventare la conduttrice di un programma giornalistico tipo "Verissimo"». Per trasformarsi nella «farina del duemila» al centro della storia, Gigliola ha dovuto indossare una quantità di strani costumi, grandi cappelli, abiti di gusto retro. Il costumista, Alessandro Bentivegna, spiega di essersi ispirato ai fumetti della «Star Comics» e di aver visto il protagonista maschile come un «eroe romantico tipo Capitan Harlok» e la ragazza come un personaggio «in stile "Candy Candy"». Impegnatissimo nella preparazione del nuovo disco (il singolo esce l'8 maggio, l'album ai primi di giugno) Nek ha anche partecipato alla realizzazione della colonna sonora del film che contiene, oltre a pezzi già noti («Sei grande», «Dimmi cos'è», «Solo», «Fianco a fianco»), alcuni brani in stile disco¬ teca e una nuova versione di «Laura non c'è». Il film, chiariscono i responsabili, non vuol essere «un'operazione nostalgica sulla falsariga delle commedie musicali degli Anni Sessanta. Tanto per cominciare il protagonista non è un cantante e non canta mai durante il film, e poi il lieto fine non è scontato come invece prevedono certi cliché. L'intreccio semplice, ma non banale, sfiora i temi dell'amicizia, della solitudine, della reincarnazione, dell'amore per gli animali e della morte». Per Nek, comunque, la breve esperienza sul set di «Laura non c'è» non coincide con l'avvio di una svolta nella carriera: «Resto cantante e basta - dice il ragazzo di Sassuolo -, ma chissà, le vie del Signore sono infinite...». Fulvia Caprera rago22ini film inema

Luoghi citati: Macao, Roma, Sassuolo