Un giallo sulla morte di Linda di Fabio Galvano

Un giallo sulla morte di Linda li decesso non è avvenuto in California, ma in un ranch dell'Arizona tenuto segreto Un giallo sulla morte di Linda Aperta un'inchiesta dopo i sospetti di eutanasia I ff LONDRA giallo attorno alla morte di Linda McCartney. Nello spazio di poche ore si è saputo ieri che lo sceriffo di Santa Barbara ha aperto un'inchiesta, dal momento che nessun certificato di morte è stato emesso in quella città. Subito è nata l'ipotesi che la morte di Linda fosse stata «assistita», e cioè si fosse trattato di eutanasia, e che per questo la cremazione fosse stata fatta alla svelta, proprio per cancellare eventuali indizi. «Assolute fandonie, una sciocchezza totale», ha subito replicato da Londra il portavoce di Paul McCartney: «Storie ridicole e vergognose». Poi la verità si è fatta luce: la moglie dell'ex Beatle non è morta a Santa Barbara, ma in un ranch segreto in Arizona, poco lontano da Tucson. Lo stesso McCartney, in una dichiarazione rilasciata ieri pomeriggio, si è appellato ai media affinché gli «concedano una piccola oasi di privacy». Per piacere, supplica, «non identifichino quella ca¬ sa»: «E' l'unica località di questo pianeta dove la famiglia McCartney abbia potuto godere di anonimità negli ultimi 20 anni». Troppo tardi: due giornali inglesi, il «Sun» e il «Mirrar», hanno già pubblicato le fotografie aeree del ranch nel deserto, due strutture - la casa principale e la stalla - dipinte di rosa e con il tetto bianco fra cactus e arbusti, nello scenario di tanti western. Geoff Baker, il portavoce di Paul, si è assunto ogni responsabilità: «E' stata una mia decisione, non ha avuto nulla a che vedere con i McCartney. Ho detto che Linda era morta a Santa Barbara perché, se avessi detto la verità, il rifugio di Paul sarebbe stato travolto dai media e dai curiosi». Ma intanto la macchina della giustizia si stava muovendo, con l'apertura di un'indagine da parte dello sceriffo di Santa Barbara. «Non c'è conferma della sua morte presso gli ospedali e le pompe funebri della zona», ha detto un suo portavoce: «E quella è necessaria per la cremazione. Dobbiamo trovare la risposta a molte domande». La risposta è il ranch di Tucson: in quella città Linda era vissuta alcuni anni, prima come studentessa all'università dell'Arizona, poi con il primo marito. La conosceva bene, fu lei a volerci tornare. Il ranch, si apprende ora, fu acquistato nel 1979; e fino a oggi nessuno degli abitanti della zona ha tradito il segreto dei McCartney. «Leggendo i messaggi che molti ci hanno mandato - dice Paul nella dichiarazione rilasciata ieri - so che la nostra richiesta di privacy può essere rispettata. E' una mia richiesta personale. L'anonimità di quel rifugio è a rischio». «Ci appelliamo alla stampa - ha fatto eco Geoff Baker - affinché non dia maggiori particolari sull'ubicazione». Ma le foto aeree hanno già rivelato molto, persino la piscina a forma di cuore al centro di 200 ettari di terreno selvaggio. L'ipotesi dell'eutanasia ha indotto il suo medico curante il dottor Larry Norton, dello Sloan-Kettering Cancer Center di New York - a rilasciare «su richiesta della famiglia McCartney» una dichiarazione in cui si precisa che Linda è morta «per cause naturali». «Aveva appena cominciato una nuova cura - ha riferito ieri Carla Lane, sceneggiatrice della tv e intima amica di Linda e non aveva nessuna intenzione di uccidersi». Con lei Paul si è sfogato sulla vicenda del ranch segreto: «Quel posto - le ha detto - ci è così caro perché è l'unico al mondo dove possiamo essere liberi. Quando la malattia è diventata più grave siamo andati lì perché Linda lo amava ed è lì che è morta». Prende con filosofia anche gli ultimi pettegolezzi: «C'è un lato positivo, perché danno a Linda un altro giorno per il suo messaggio vegetariano. Ma abbiamo bisogno che quel posto resti privato, soprattutto ora. Se non fosse stata la casa preferita di Linda avremmo potuto venderla e cercarne un'altra. Ma non dopo che lei vi è morta». La bugia di Geoff Baker non è andata lontano. Fabio Galvano Il portavoce di McCartney «Una bugia raccontata per evitare l'assalto all'unico rifugio di Paul» sfgfp Accanto: il cantante Paul McCartney. A sinistra: la moglie Linda, morta venerdì per un cancro al seno. La coppia era sposata da trent'anni

Luoghi citati: Arizona, California, Londra, New York, Tucson