Fugge il mostro, terremoto in Belgio

Fugge il mostro, terremoto in Belgio Ha spintonato l'unico agente che lo scortava, gli ha rubato la pistola ed è scappato in auto Fugge il mostro, terremoto in Belgio Dutroux ripreso dopo 4 ore, si dimettono due ministri BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il mostro di Marcinelle, il pedofilo pluriomicida più pericoloso del Belgio, saluta e se ne va. Marc Dutroux è evaso ieri alle 3 del pomeriggio dal tribunale di Neuf chàteau - per essere ripreso alle 6 e 30 - in una maniera che copre di ridicolo la gendarmeria belga o che in alternativa alimenta i peggiori sospetti sulle protezioni di cui avrebbe goduto nell'attività criminale. Per tre ore e mezzo il Belgio ha vissuto una sorta di incubo collettivo, un incubo che alla fine della giornata è costato la poltrona al vicepremier e ministro degli Interni Johan Vande Lanotte e al suo collega della Giustizia Stefaan De Clerck. Le loro dimissioni, presentate a un Consiglio convocato d'urgenza, sono state accettate dal primo ministro Jean-Luc Deahene, i sostituti già scelti. Re Alberto II ha interrotto ieri sera le sue vacanze in Francia ed è tornato a Bruxelles per accettare le dimissioni dei due ministri. Ma il terremoto istituzionale potrebbe non essere ancora finito, le opposizioni reclamano la testa dello stesso Dehaene. Perfino la madre del pedofdo omicida se la prende con le autorità per essersi lasciate scappare suo figlio: «E' impensabile, non riconosco più il Belgio». '\ La cronaca della fuga di Dutroux ha il ritmo di una comica grottesca: uno spintone all'unico gendarme che lo scorta, il furto della sua pistola - peraltro scarica -, la corsa indisturbata nei corridoi del palazzo fino alla strada, la rapina di un'auto e poi la fuga. I gendarmi si scapicollano dietro di lui e per in seguirlo requisiscono un pulmino, ma la Renault Mégane grigia sulla quale il fuggiasco è salito buttando fuori il conducente è già lontana. La ritroveranno alle quattro e un quarto, vuota. Dutroux, pistola alla mano, ha già provveduto a servirsi di un'altra auto, questa volta una Toyota. Mentre il presidente del Senato annuncia ai parlamentari che l'evaso è stato ricatturato e viene subito smentito dai giudici, scatta la càccia all'uomo. Tutti i corpi di polizia belgi vengono mo bihtati mentre anche l'esercito offre la sua collaborazione, da Bruxelles arrivano le teste di cuoio della gendarmeria, identikit vengono affissi dovunque, scatta il blocco delle frontiere con Lussem burgo, Francia, Germania e Olan da, anche le polizie dei Paesi confi nanti sono in stato di massima allerta. In tutto questo spiegamento di forze sarà alla fine una guardia campestre a individuare il fuggiasco appiedato nella foresta di Herbeumont e a intimargli l'altolà. Dutroux fugge, ma ormai è circondato. I gendarmi lo bloccano, una colonna di quindici auto sulle quali volteggia un elicottero lo riporta a Neuf chàteau dove viene subito interrogato dai magistrati. Già, perché il dubbio che fin dal primo momento aleggia su questa incredibile fuga è quello che awe lena il caso Dutroux dal momento in cui, nell'agosto del '96, l'elettricista quarantenne di Marcinelle viene arrestato assieme a sua mo glie e a un terzo complice. L'uomo che attende il processo - e la condanna sicura - per l'omicidio di quattro tra bambine e ragazze, il rapimento di altre due e l'assassinio di un complice, è solo uno psicopatico che l'ha fatta franca trop po a lungo per un'incredibile serie di errori della polizia e della magistratura, o è piuttosto la pedina di una rete di pedofili, che comprende anche figure di primo piano in Belgio ed è quindi stato sistemati camente protetto da quello stesso sistema che avrebbe dovuto portarlo alla sbarra? Una commissione d'inchiesta parlamentare ha concluso i suoi lavori il 17 febbraio scorso affermando che Dutroux non ha goduto di protezioni, ma che certo da parte degli mquirenti ci sono state inspiegabili incompetenze e lotte intestine che hanno ostacolato le indagini. Adesso il nuovo episodio apre una lunga serie di nuovi in- D terrogativi: perché un detenuto pericoloso come Dutroux era scortato ieri da un solo agente? Perché da un paio di settimane veniva accompagnato ogni giorno fino a Neufchàteau per consultare i fascicoli relativi al suo processo quando è previsto anche che siano gli incartamenti ad essere portati in cella? E infine è solo una delle infinite coincidenze di questa vicenda il fatto che la fuga di Dutroux sia finita a poche centinaia di metri dalla casa di Jean-Marc Connerotte, il giudice istruttore che aveva aperto l'indagine contro di lui e che era poi stato sollevato dall'incarico per aver solidarizzato con le famiglie delle vittime? Francesco Manacorda DUTROUX: TRE ORE DI LIBER?A' Nel Tribunale di Neufchàteau Dutroux attenti un agente, gli sottrae lo pistola 15,04 e fugge rubando unaRenauK Mégane. Il Belgio chiude le frontiere mentre iniziano le ricerche al confine con ; ose Francia e Lussemburgo. La Camera 16,10 elei deputati interrompe i lavori. Philippe Mahoux, che presiede la .seduta alienato, annuncia la cattura otó di Dutroux La notizia non viene 16'20 confermata. : • ; _ : M :!? • f\\ Il procuratore generale di Liegi, Anne \j/ Thily, smentisce categoricamente ore l'arresto del «mostro di Marcinelle», U,55 eh© si è invece impossessato di una secónda auto. "~" i; ; -À ■/fm\r DufrÓux viene segnalato in fuga nei -boschi al confine con i! Lussemburgo, ore in località Leglise; Viene ritrovata fa 17,25; seconda àuto. f\ \ Si arrende alle forze dell'ordine sema xOJ opporre resistenza, nella foresta di Uo*ec Herbeumont (Ardenne), vicino a 1fl'35 Saint-Medord . ' V* J Il primo ministro bèlga Jean-Luc Dehaene comunico al ì ore Parlamento le dimissioni dèi ministri 19,05 dell'Interno e delio Giustizia, Johan Vande Lanotte e Sfefaàn De Clèrck. Re Alberto interrompe le vacanze in Francia e rientra immediatamente a Bruxelles per seguire da vicino gli 9,0 sviluppi della vicenda. ore Il presidente del Senato ne annuncia la cattura, ma è smentito dai giudici Individuato da un guardaparco in una foresta L'arresto di Marc Dutroux nell'agosto del 1996