Enzo Cheli

Enzo Cheli Enzo Cheli «Rai privatizzata ma con prudenza» ROMA, Privatizzare la Rai? Si può, ma l'azionariato deve essere diffuso per evitare che poteri economici forti si impadroniscano del servizio pubblico. Parola del presidente dell'Authority delle Telecomunicazioni Enzo Cheli. «Il referendum - ha spiegato Cheli intervenendo a un convegno organizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli - ha aperto la strada alla possibilità di ima privatizzazione della Rai. L'importante è utilizzarla nella creazione di un nuovo ruolo del servizio pubblico che valorizzi le nuove tecnologie ma che si caratterizzi anche per una sempre maggiore indipendenza dal potere politico. Io vedo la privatizzazione come uno strumento che può favorire questa indipendenza a condizione che sia una privatizzazione diffusa, costruita su un'area di investitori molto vasta che incentivi caratteri spiccatamente pubblici del servizio radiotelevisivo». Cheli ha sottolineato che nel progetto di privatizzazione della Rai deve essere evitato «per quanto possibile la presenza di nuclei forti che possono alterare il carattere pubblico del servizio muovendosi, invece, in direzione della difesa di interessi economici emergenti. Affinché la Rai - ha detto ancora Cheli - possa mantenere la sua missione pubblica in vista della rivoluzione digitale e dello sviluppo delle nuove tecnologie occorre che poteri economici forti non si impadroniscana deLseryizjo. puhbhcqb#erché questo potrebbe rappresentare una alterazione degli scopi. La privatizzazione può essere invece un elemento, ripeto, di maggiore indipendenza dal sistema politico solo se si realizzerà una privatizzazione diffusa». Cheli non pensa però ad una collocazione distinta sul mercato dei vari canali pubblici. «Io non distinguo. Sono favorevole all'idea che il servizio pubblico debba mantenere la sua unitarietà come la legge 249 dispone. Non credo che la costruzione di una rete senza pubblicità (ndr. il Cda definirà il piano su questo argomento nelle sedute del 29 e 30 aprile e nello stesso giorno il piano sarà inviato alle autorità istituzionali) possa essere la premessa di una scissione tra Rai pubblica e Rai privata. Bisogna che ci sia differenza nelle missioni delle varie reti a seconda dell'apporto delle risorse. In quella finanziata solo dal canone la missione pubblica va naturalmente accentuata. Ma non parlerei di privatizzazione come premessa per la distinzione tra due Rai, quella pubblica e quella privata». L'ipotesi avanzata dal presidente dell'Authority sembra riscuotere in parte l'approvazione della responsabile per le politiche della Comunicazione dei Ds Giovanna Melandri, [r. L]

Persone citate: Cheli, Enzo Cheli, Giovanna Melandri

Luoghi citati: Roma