Cinema sul confine Valsusa FilmFest di Daniele Cavalla

Cinema sul confine Valsusa FilmFest Cinema sul confine Valsusa FilmFest TRATTA i temi della memoria storica e della difesa dell'ambiente la seconda edizione del «Valsusa FilmFest», in programma da mercoledì 22 aprile a Bardonecchia e Condove. Il festival quest'anno si articola in tre sezioni: il concorso internazionale cortometraggi, il concorso a tema fisso «Il confine» e il «Laboratorio Valsusa». Sono ben ventinove i brevi lavori (la durata massima è cinque minuti) sul tema «Il confine» che verranno presentati al Valsusa FilmFest(mercoledì 22 al cinema Comunale di Condove). Variegate le proposte: «Sogno con fine» del torinese Carlo Fortunato racconta ad esempio di un uomo che una mattina si sveglia, accende la televisione e vedo sullo schérmo immagini di una sua vita parallela; «Realtà ed immaginazione» di Fabrizio Ala di Borgone narra invece di una bambina che, rimasta orfana, osserva il suo album di famiglia; «La linea» di Paolo Bertini e Piero Castagno di Sant'Ambrogio s'incentra su un gruppo di clandestini in cerca di fortuna nel nostro Paese, «Bentornato» dei torinesi Tamara Bellone e Piera Tacchino racconta di un ex partigiano raggiunto nel '97 da un avviso di garanzia per atti di sabotaggio compiuti nel '45. Per la sezione cortometraggi sono in concorso ventun titoli, che verranno presentati in due giorni al Comunale di Condove: venerdì 24 vengono proposti a partire dalle 20,30 «Tourbillon» di Matteo Pellegrini, «L'armadio» di Werther Germondari, «Una casa poco solida» di Lucio Lionello e Alessandro Tannoia, «Racconti di Baldassarre» di Eros Puglielli, «Cra-Cra» di Marco Pozzi, «Ballata Trash» di Cristiano Palozzi e Antonella Sica, «Parole per dirlo» di Chiara Cremaschi, «Il ristorante dei morti» di Fabrizio Bonci e Umberto Trincherò, «Il paradiso degli animali» di Marino Bronzino, «Chicco G. Ado» di Giuseppe Selva; sabato 25 alle 15 è invece la volta di «Lettera di G. Pintor al fratello Luigi, 28 novembre 1943» di Stefano Grossi, «Dove non io» di Franco Jannuzzi, «La madre» di Ruggero Di Paola, «Racconto di Natale» di Carlo Ausino, «Gymnopedie» di Alessandro Borrelli, «Sebastiano» di Giovanni Andreotta, «Neamoeuia» di Angelo Serio, «L'inverno tei nostro contento» di Giovanni Martinelli, «Vernichtung Baby» di Marco Jorge, Laura Muscardin e Giovanni Piperno, «Video Assenza» di Agata Chiùsano e «Requiem» di Massimo Carnemolla. Nato al fine di far conoscere autori nati nella zona, il «Laboratorio Valsusa» ha visto la partecipazione di ventisette lavori, cinque dei quali inseriti nel concorso internazionale. Il «Valsusa FilmFest '98» vanta inoltre un vasto programma di iniziative collaterali: mostre, incontri, proiezioni. Questa seconda edizione è organizzata dall'Anpi della Valle di Susa, Comitati Ambientalisti, Comitato Manifestazioni Resistenza del Col del Lys, Centro Studi Piero Gobetti, Aiace Cic, Museo Nazionale del Cinema, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, Comunità Montana Alta Valle di Susa, Provincia e Regione. Vi hanno collaborato i Comuni di Condove, Bardonecchia, St-Michel-deMaurienne, Sestriere, Sauze d'Oulx, Salbertrand, Chiomonte, Susa, Bussoleno, Borgone, Sant'Antonio, Sant'Ambrogio, Caprie, Villardora, Avigliana. Daniele Cavalla Cinema sul confine Valsusa FilmFest Una scena del film «La soppressione del feudatario» di Giusi Brunatò che viene presentato al Festival valsusino