Ma Dio è un grande matematico? di Piero Bianucci

Ma Dio è un grande matematico? SCAFFALE Ma Dio è un grande matematico? u o u i k e r a , e o e oua nnvi ei ocro la ier pe la ai la sa si, imo. rer oanmui ggi me it NA parentela tra umorismo e matematica a prima vista sembra improbabile, a meno che si tratti di umorismo nero. Così penseranno i molti che hanno tristi ricordi scolastici di equazioni e teoremi ostili. Gabriele Lolli, professore di logica matematica all'Università di Torino, li convincerà dell'errore. Questo suo libro è divertentissimo, istruttivo e pieno di intelligenza. La prima parte, dedicata appunto ai rapporti tra matematica (e matematici) e umorismo, individua tra i due addrittura una comunanza di meccanismi mentali: sia l'umorismo sia la matematica sono tanto più efficaci quanto più sono veloci e sorprendenti nell'arrivare allo scopo, entrambi frequentano l'assurdo, entrambi si bacano su un meta-discorso, entrambi amano i paradossi. Ai quali è dedicata la seconda parte del libro: ne analizza sinteticamente un gran numero, da quelli della probabilità a quelli della previsione fino ai paradossi dei fondamenti (i più vertiginosi). Un assaggio dello humour di Lolli: se Dio è un grande matematico, perché non gli hanno dato una cattedra? Beh, aveva una sola pubblicazione, per di più in ebraico. E poi qualcuno dubita che l'abbia scritta lui. D'altra parte, dopo aver creato il mondo, che cosa ha fatto? Gabriele Lolli: «Il riso di Talete», Bollati Borlnghlerl, 110 pagine, 18 mila lire Tra i massimi studiosi di relatività generale, teorico dei buchi neri, cosmologo e attualmente professore di matematica all'Università di Oxford, Roger Penrose da alcuni anni si è addentrato in un territorio nuovo, al confine tra scienza e filosofia, e cerca di trovare un collegamento tra l'estremamente grande (l'universo) e l'estremamente piccolo (le particelle elementari, la meccanica dei quanti) in grado di chiarire il ruolo e il funzionamento stesso della mente umana. E' una sfida ardua, che Penrose affronta rivendicando platonicamente il valore del «mondo delle idee» e combattendo il riduzionismo, incluso quello che concepisce il cervello come un computer, con tutte le conseguenze per la teoria dell'Intelligenza Artificiale. Intervengono nel.dibattito anche Abner Shimony, Nacy Cartwright e, nel ruolo di un «riduzionista spudorato», Stephen Hawking. Penrose, naturalmente, ha l'ultima parola. Un libro non facile ma, come sempre succede in questa collana diretta dal filosofo della scienza Giulio Giorello, un'ottima ginnastica per i neuroni. Roger Penrose: «Il grande, Il piccolo e la mente umana», Raffaello Cortina, 185 pagine, 30 mila lire Curata da Domenico Lini e Salvatore Sutera è appena uscita una utilissima guida al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, una delle raccolte più importanti d'Italia nel documentare didatticamente fisica, telecomunicazioni, stampa, informatica, trasporti. «Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci. Guida», 176 pagine, 25 mila lire Un testo collettivo per specialisti in cardiologia, in lingua inglese, molto tecnico. Lo segnaliamo tuttavia anche al pubblico dei non addetti ai lavori perché curato da tre italiani: Andrea Nava e Gaetano Thiene dell'Università di Padova e Lino Rossi dell'Istituto di anatomia patologica dell'Università di Milano. Nava, Rossi, Thiene: «Arrhythmogenlc rlght ventrlcular cardlomyopathy/dysplasla», Elsevier Science, Amsterdam, 493 pagine Mentre comunichiamo a parole, o anche mentre taciamo, il nostro corpo sviluppa un discorso parallelo. Ci tocchiamo i capelli, ci accarezziamo la guancia, pasticciamo una matita o la cravatta, tocchiamo il nostro interlocutore. Psicologo e studioso della comunicazione, Marco Pacori ci fa da guida nell'interpretazione dei segnali non verbali. Un libro utile e di gradevoléilettura. Marco Pacori: «Come Inter pretare I messaggi del corpo», De Vecchi, 190 pagine, 29 mila lire Piero Bianucci

Luoghi citati: Amsterdam, Italia, Milano, Padova, Thiene