Bambini schiavi Nike sotto accusa per la pubblicità

Bambini schiavi Nike sotto accusa per la pubblicità USA Per il lavoro in Asia Bambini schiavi Nike sotto accusa per la pubblicità SAN FRANCISCO. Nuovi guai per la Nike, la multinazionale americana leader nel settore di scarpe e accessori, sportivi. Alcu ni avvocati di San Francisco le hanno fatto causa per violazione delle leggi californiane contro la pubblicità menzognera: denun ciano la natura falsa della campagna autodifensiva che la società ha lanciato sui mass media per ri battere alle accuse di sfruttare la manodopera nel Sud-Est asiatico cui è appaltato l'assemblaggio a basso costo dei suoi prodotti. La Nike ha pubblicato un Codi ce di Condotta in base al quale risulterebbe che le 450 mila perso ne che lavorano in Estremo Oriente (contro 22 mila dipen denti «ufficiali»), per lo più ragazze cinesi, vietnamite e indonesiane di età compresa fra i 18 e i 24 anni, sono privilegiate rispetto ai connazionali. Il Codice è dipinto come equi valente a una reclame mendace e, se questa tesi sarà accolta dai giudici, la Nike rischia di dover pagare un risarcimento dei danni pesantissimo: pari, secondo il le gale avverso Philip Neumark, al l'intero ammontare dei guadagni in California, da suddividere tra pubblico e lavoratori sfruttati. «La Nike - ha stigmatizzato Alan Caplan, uno degli avvocati che ha denunciato la multinazio naie - non ha voluto dire la verità ai cittadini californiani sulle sue pratiche affaristiche». [Agi-Reuters-Ap]

Persone citate: Alan Caplan, Asia Bambini, Codi

Luoghi citati: California, Estremo Oriente, San Francisco