Vendevano i bambini partoriti da «lucciole»

Vendevano i bambini partoriti da «lucciole» L'ultimo affare del racket delle prostitute Vendevano i bambini partoriti da «lucciole» I neonati ceduti in Calabria, 7 arresti Ogni figlio costava tra ióei 10 milioni REGGIO CALABRIA. Per avere un figlio senza dover sottostare ai tempi, ai limiti e ai costi delle normali procedure di adozione, bastava sborsare pochi milioni di lire. Dai 6 ai 10 per neonato, secondo la pohzia, che ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere tra Roma e la Calabria, nell'ambito di un'inchiesta avviata nei mesi scorsi dalla procura di Palmi. Due gli irreperibili. Per tutti l'accusa è di alterazione dello stato civile e violazione delle leggi sulle adozioni. Il meccanismo era abbastanza semplice: l'organizzazione contattava delle prostitute in stato di gravidanza, per lo più immigrate, e poi provvedeva a «piazzare» i neonati a coppie calabresi, con le quali alcuni intermediari curavano i contatti. La fase successiva, per giustificare la presenza dei neonati nelle famiglie di destinazione era altrettanto facile: i finti neo-padri provvedevano a riconoscere i bambini dichiarandoli frutto di relazioni extraconiugali. I prowedimenti eseguiti ieri riguardano la cessione di un solo neonato, ma gli investigatori ne avrebbero accertati almeno tre e, a giudicare dagli elementi raccolti in tre mesi e più di indagini, potrebbero essere Traffico di neon ti in Calabria molti di più. I poliziotti della sezione di polizia giudiziaria della procura di Palmi sono cauti, nessun cenno all'identità dei due indagati ricercati, né al ruolo avuto nella vendita del neonato. A Roma sono state arrestate Rosa Caristena, di 51 anni, originaria di Rizziconi, nel Reggino, ma da tanto tempo residente nella capitale, e Giuliana Giorgi, cinquantasettenne romana. Le indagini avevano avuto impulso ai primi di febbraio quando sei persone erano finite in carcere in Calabria per la vendita di una neonata. In manette erano finiti i genitori naturali, quelli «acquirenti» e due intermediari. Uno di questi, Delfino Filardo, di 67 anni, è tra i destinatari delle nuove misure restrittive. Il caso di febbraio, quello di una neonata ceduta da una coppia del Vibonese ad una di Melicucco, era venuto fuori dopo una notizia confidenziale raccolta dall'ufficio minori della questura di Vibo. Andando avanti negli accertamenti, gli investigatori si sono imbattuti in nuovi spunti. Con gli inquietanti sviluppi di Roma. Rocco Valenti Traffico di neonati in Calabria

Persone citate: Delfino Filardo, Giuliana Giorgi, Rocco Valenti