Derby italiano a Parigi Ronaldo,un'atra doppietta magica

Derby italiano a Parigi Ronaldo,un'atra doppietta magica Semifinali Uefa: l'Inter ribadisce a Mosca il successo sullo Spartak, alla Lazio basta il pari con l'Atletico Derby italiano a Parigi Ronaldo,un'atra doppietta magica MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Ancora una doppietta di Ronaldo. Dalla sontuosa merenda sull'erba dell'Olimpico romanista alla più proletaria sfida sul fango di Mosca cambia lo scenario ma non la sostanza. In frac o con il colbacco, Ronaldo fa sempre colpo. Non tradisce mai le attese, neppure nelle sabbie mobili dello stadio Dinamo, ripulito a tempo record dalla neve, ma ridotto a una poltiglia insidiosa. Ed è finale di Coppa Uefa per l'Inter. La seconda consecutiva, sul groppo c'è ancora la sconfitta con lo Schalke 04, stavolta eliminato nei quarti. In semifinale fa largo a Ronaldo e ai suoi splendidi vassalli anche lo Spartak Mosca che pure, fino al 2-1 di Ze Elias a Milano e per 33' del primo tempo qui, ha avuto in mano le chiavi della qualificazione. Il primo gol di Ronaldo è forse il più banale ma fra i più importanti nella stagione d'esordio in nerazzurro. Con il 28° centro personale in nerazzurro, il brasiliano pareggia il vantaggio ottenuto da Tikhonov dopo appena 12'. Lui, abituato a granai cavalcate solitarie o a reti antologiche, mette la gamba in mischia per raccogliere e ribadire in porta una respinta difettosa della difesa su tentativo di Simeone. Una trasformazione oratoriale che ben si addice alle condizioni proibitive del campo e che segna la svolta. Ronaldo mette la prima firma al 45', un attimo prima della tregua di cui abbisognano entrambe le squadre. Ed è chiaro che sul piano psicologico la frustata del brasiliano al suono della campanella è davvero una botta difficile da assorbire per la formazione russa che, oltre al bersaglio colto da Tikhonoy (assente all'andata, ma è il migliore dei suoi: Zanetti e Simeone sono incantati al suo incedere e poi Pagliuca è bruciato dal suo splendido missile terraaria), sfiora il raddoppio. Il secondo gol di Ronaldo, e sono quindi 29 in tutto (21 in campionato, 3 in Coppa Italia e 5 in Uefa, mai finora aveva segnato nelle trasferte europee), è il capolavoro del fuoriclasse. L'affondo sul lancio preciso di Zamorano, due dribbling in corsa e il portiere che si inchina al sinistro preciso, imprendendibile. Spartak annichilito (mancano 15' al termine), applausi al campione che lascia la ribalta a Recoba poco prima della fine, poco dopo aver mancato la tripletta con un pallonetto mal calibrato per una questione di centimetri. Con la vittoria di Mosca salgono a 7 i successi consecutivi dell'Inter fra campionato e Uefa. Quella di Simoni si dimostra una squadra in salute, pronta a combattere sul fronte esterno oltreché a tener sulla corda la Juve. Intanto, Parigi è già un bel traguardo. E la stanchezza accumulata in questa trasferta non dovrebbe farsi sentire, grazie al prezioso risultato ottenuto, domenica contro l'Udinese. Insieme a Ronaldo, la squadra. Pagliuca che riscatta con buoni interventi l'incertezza sul gol russo; Sartor che esce a testa alta dal duello con Tsimbalar; Bergomi essenziale (domani rinnova il contratto fino al '99); West che soffre le pene dell'inferno nell'inseguire Tikhonov per ogni dove; Colonnese che si conferma decisivo anche se ha conosciuto giornate migliori rispetto a questa con il brasiliano Robson, unica fastidiosa punta, in partenza, dei russi.. E poi Cauet che limita Alenichev, Simeone costretto agli straordinari sul gigantesco (e bravo) Titov, Zanetti senza problemi sulle avanzate di Gorlukovic. Infine il rientrante Moriero (preferito a Djorkaeff) e Zamorano, entrambi volitivi, precisi nei suggeriménti e nell'appoggio a Ronaldo, il nuovo (attesissimo) zar che conquista Mosca. La ripresa, con quell'I-1 che piace da matti all'Inter, è un tema scontato e monocorde per mezz'ora. Simoni inserisce Fresi in luogo di Moriero per aumentare il filtro davanti a Bergomi. Poi, proprio quando Romantsev manda in campo la seconda punta Buznikin, Ronaldo inventa la rete che chiude i conti e vale Parigi. Dice il bomber: «Ringrazio i compagni, nessuno qui poteva tirare indietro le gambe, siamo sulla strada giusta, mi auguro che questo lavoro ben svolto con Simoni mi serva anche ai Mondiali, a Parigi non vorrei giocare solo la partita di maggio». E Simoni: «Mi spiace se le altre squadre non hanno Ronaldo, averlo non deve diventare una colpa». Moratti infine: «Valeva la pena esserci, due finali in due anni sono già un segno di continuità». Franco Badolato La gioia di Ronaldo che dribbla anche Zamorano dopo aver segnato il secondo gol allo Spartak che porta i nerazzurri alla finale del 6 maggio a Parigi rraEFoTo ani».] I russi subito in gol II Fenomeno replica con due reti-gioiello su un campo di fango: «Qui nessuno poteva tirar indietro la gamba» SPARTAKMOSCA [5-4-i] H INTER [4-4-2] FILIMONOV 5.5 PAGLIUCA 6 GORLUKOVICH 5,5 SARTOR 6,5 KHLESTOV 5 BERGOMI 6,5 ANANKO 5.5 COLONNESE 6,5 ROMASCHENKO 5,5 WEST 6 EVSEEV 6 MORIERO 6,5 130'st BUZNIKIN1 sv [20'stFRESI] 6 TIKHONOV 7 CAUET 6,5 ALENICHEV 6 SIMEONE 6 TITOV 6,5 ZANETTI 6 TSIMBALAR 6,5 ZAMORANO 6,5 ROBSON 6 [34' stKANUl sv RONALDO 8 [39'st RECOBA] sv All.: ROMANTSEV 6 All.: SIMONI 7 2 Arbitro: DALLAS [Scozia] 6,5 Reti: pt 12' Tikhonov, 45' Ronaldo; st 31' Ronaldo. Ammoniti: Gorlukovich, Bergomi, Fresi, Titov. Spettatori: 30 mila circa.