Guerra fra donne per fermare il boia

Guerra fra donne per fermare il boia Appello del segretario di Stato al governatore della Virginia per sospendere un'esecuzione Guerra fra donne per fermare il boia Albright contro Reno: condanna illegale WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Questa volta, a chiedere in extremis la sospensione della pena di morte, non è il Papa, non sono le organizzazioni umanitarie, non è l'opinione pubblica internazionale: è il segretario di Stato americano Madeleine Albright, in rotta di collisione con il Guardasigilli Janet Reno. Con una mossa senza precedenti, la Albright ha esortato il governatore della Virginia James Gilmore a non procedere con l'esecuzione di Angel Francisco Breard, il cittadino paraguaiano condannato a morire per iniezione letale ieri sera alle nove (le tre di mattina in Italia) per il tentato stupro e omicidio della sua ragazza cinque anni fa. Il caso Breard era scoppiato la settimana scorsa, quando la Corte internazionale dell'Aia aveva chiesto la sospensione dell'esecuzione a causa di una grave violazione del diritto internazionale. Le autorità consolari paraguaiane non erano state informate dell'arresto di Breard, come invece prevede la Convenzione di Vienna, sottoscritta anche dagli Stati Uniti. E l'accusato non aveva potuto usufruire delle garanzie e dei diritti previsti per legge. La Corte suprema è stata investita del problema. E lunedì il dipartimento alla Giustizia ha presentato un pacco di documenti legali per convincere i nove giudici supremi a non fermare il boia. A quel punto, allarmata dalle possibili conseguenze internazionali dell'esecuzione di Breard, la Albright ha deciso di scrivere direttamente al governatore Gilmore e di rendere pubblico il suo appello. Il tono della lettera scritta dal segretario di Stato è perentorio: «Alla luce della richiesta della Corte internazionale e delle questioni estremamente complesse di politica internazionale che essa solleva richiedo che lei eserciti i suoi poteri di governatore e sospenda l'esecuzione». Parlando ai giornalisti, la Albright ha poi spiegato: «Noi rispettiamo la Corte mondiale e il sistema internazionale che rappresenta. Non solo: voghamo essere certi che ogni cittadino americano che venga arrestato in un Paese straniero possa usufruire di tutti i diritti che la legge gli riconosce. In questo senso, il caso Breard rappresenta un pericoloso precedente». Lo Stato della Virginia ha già riconosciuto che i diritti di Breard furono violati, ma si è limitato a porgere delle scuse al governo paraguaiano. Dopo l'intervento della Albright, tuttavia,.^ portavoce del governatore, Lila Young, ha detto che Gilmore avrebbe valutato attentamente la lettera della Albright e che stava «aspettando la decisione della Corte suprema». Breard, 32 anni, è nato a Corrientes, in Argentina. Una vita difficile, la sua. Fu seviziato da un militare quando aveva appena sette anni, secondo documenti forniti da Amnesty International. Emigrò in Paraguay con la famiglia quando ne aveva tredici. All'inizio degli Anni Novanta venne a Washington D.C. e si iscrisse in una scuola per stranieri per migliorare il suo inglese. Nel frattempo trovò impiego dall'altra parte del Potomac, ad Arlington, in Virginia. Era alcolizzato, e la sua condizione peggiorò. Nel febbraio 1992 cercò di stuprare Ruth Dickie, la ragazza che frequentava nonostante l'ostilità dei genitori di lei. La Dickie fu pugnalata cinque volte al collo. Venne trovata morta nel suo appartamento. Breard venne arrestato sei mesi più tardi per un altro stupro e subito venne sospettato dell'uccisione della Dickie. Vive nel braccio della morte in Virginia - lo stesso in cui era rinchiuso Joseph O'Dell - dal 1993. Nell'ottobre del 1996 sposò sua moglie Roseanna. Al momento dell'arresto, nel 1992, le autorità avrebbero dovuto allertare il consolato paraguaiano. Non lo fecero, e di conseguenza Breard non potè difendersi al meglio delle possibilità garantite per legge. Le autorità della Virginia sostengono che gli avvocati di Breard avrebbero dovuto rivendicare quei diritti in sede di appello anziché aspettare fino adesso. E il dipartimento di Giustizia concorda. Andrea di Robilant Il paraguayano Angel Francisco Breard: dopo il Tribunale dell'Aia, per lui interviene il segretario di Stato Madeleine Albright (a sinistra) Anche il tribunale. dell'Aia aveva chiesto la revisione per una serie di vi2i procedurali La scelta finale forse nella notte Richmond deciderà dopo aver sentito la Corte Suprema Scavalcato il ministro della Giustizia per salvare l'omicida Angel Breard, paraguaiano a cui non furono accordati i diritti previsti dagli accordi internazionali