«Un tunnel e un' Aurelia bis 0 i turisti se ne andranno»

«Un tunnel e un' Aurelia bis 0 i turisti se ne andranno» «Un tunnel e un' Aurelia bis 0 i turisti se ne andranno» IL CASO LA RIVIERA OSTAGGIO DEL TRAFFICO HR| SAVONA HP ER noi è ima costante. A ■ ogni fine settimana ci sono code. Figuriamoci quando i ponti turistici sono più lunghi, come quello di Pasqua»: Enrico ManteUassi, presidente degli albergatori di Alassio, allarga le braccia. I 50 chilometri di coda registrati ieri pomeriggio per il rientro non lo sorprendono più di tanto. Lo amareggiano: «Da anni chiediamo interventi radicali, un'Aurelia bis che possa costituire un'alternativa all'unico collegamento che abbiamo su tutto l'arco ligure e, soprattutto, le modifiche al tracciato dell'Ai- benga-Garessio-Ceva, che dovrebbe essere trasformata in superstrada. Tra la costa e il Basso Piemonte ci sono sì è no venti chilometri, che potrebbero essere coperti da un viadotto e da una galleria. Per il turismo sarebbe il toccasana, ma i politici savonesi e genovesi continuano a rinviare puntando su altri collegamenti inutili come, ad esempio, la Carcare-Predosa». Il risultato è che adj ogni fine settimana, dalla primavera all'autunno, la Liguria è ostaggio (ma a sua volta tiene in ostaggio) delle auto dei turisti alla ricerca dèi sole e del mare. Una situazio¬ ne comune a tutto l'arco regionale. Da Sanremo a Rapallo ogni domenica si trasforma in calvario per i turisti provenienti, soprattutto, da Piemonte e Lombardia. «Non chiediamoci perché la clientela sceglie altre località. L'Autostrada del Sole, in dieci anni, ha realizzato in quasi tutto il percorso la terza corsia. In Liguria l'Autostrada dei Fiori è nata già vecchia e, tecnicamente, non può essere allargata. Troppi viadotti e troppe gallerie», commenta Angelo Marchiano, presidente regionale degli albergatori. Qualche miglioramento potrà venire, a breve, dall'eliminazione della barriera di Savona. Sino ad oggi, infatti, il traffico proveniente dall'Autostrada dei Fiori (da Ventimiglia a Savona) diretto al Piemonte deve pagare il pedaggio al casello savonese ed entrare subito dopo sulla SavonaTorino. Grazie a un accordo tra le due società che hanno in gestione le tratte, fra qualche mese la barriera sarà abolita. Basterà ad accelerare il traffico? «Certamente no, ma sicuramente diminuirà i problemi», commentano gli uomini della polizia stradale di Savona. Una ulteriore accelerazione potrà arrivare quando sarà completato il raddoppio della Savona-Torino. Attualmente, infatti, ancora molti chilometri sono a corsia unica. Basta un'auto che vada piano (o che rispetti i limiti di velocità) per rallentare e formare colonne chilometriche. Senza contare che a Ceva, ad esempio, si innestano gli automobilisti diretti a Torino che, per evitare l'Aurelia o l'Autostrada dei Fiori, scelgono di percorrere la Statale AlbengaGaressio-Cevà; trentasette chilometri di salita piena di curve. «Il problema è che a lungo andare c'è il rischio di perdere una clientela turistica importante. La Liguria ha già una rete ferroviaria ridicola, per lunghi tratti ] a binario unico, assolutamente insufficiente ai bisogni dell'economia. Di Amelia bis si parla ma, a parte qualche tratto, non si fa nulla. Allora serve una proposta forte, già avanzata negli anni scorsi, ma non discussa a sufficienza: visto che l'Autostrada dei Fiori è insufficiente declassiamola a strada statale e costruiamo una nuova autostrada che serva realmente al turismo e all'economia regionale», conclude Enrico ManteUassi. Stefano Pezzini

Persone citate: Angelo Marchiano, Aurelia, Di Amelia, Stefano Pezzini