La terra trema nel Pinerolese

La terra trema nel Pinerolese La scossa del quarto e quinto grado avvertita in Alta Val Po La terra trema nel Pinerolese Segnalata dal sismografo di Montalenghe PINEROLO. Una scossa di terremoto con intensità fra il 4° e il 5° grado della scala Mercalli è stata avvertita ieri alle 13,05 nel Pinerolese e nell'Alta Val Po. L'epicentro è stato fra Luserna, Barge, Bagnolo e Cavour, la scossa di tipo sussultorio è durata meno di due secondi. Alcune telefonate di persone preoccupate sono arrivate al centralino della compagnia carabinieri di Pinerolo. Un immediato sopralluogo ai campanili più soggetti a crolli ha escluso danni. La scòssa è stata sentita anche a Crissolo, Oncino, Bibiana, Campiglione, Bricherasio e in pianura fino a Cumiana e Piossasco. Il primo centro a fornire i dati, rassicuranti, sul terremoto è stato quello di Montalenghe, del professor Giovanni Ferrerò: «Si tratta di un evento tipico, per una zona sismica; non credo che se ne verificheranno altre nelle prossime ore - dice il dottor Ferrerò - anche se in questi casi non vi sono mai certezze». Il centro di Montalenghe è un punto di riferimento per studiosi italiani ed esteri e forze dell'ordine. I dati forniti dal centro piemontese pochi minuti do¬ po la scossa coincidono con quelli che provengono dall'Istituto di Geofisica di Roma. Una scossa del 4° grado viene sentita nettamente in locali chiusi specialmente ai piani superiori, ma non sempre all'aperto. «Il nostro centro si occupa di catalogare questi eventi e di studiarne gli effetti - continua il professor Ferrerò -. Da 12 anni aggiorniamo un catalogo che classifica le scosse». L'attività di questo labora- torio risale a cinquant'anni fa, quando il professore e sua moglie, Leonilde Grosso, entrambi radioamatori (le loro sigle I1ANY e I1FGL sono universalmente note), hanno iniziato a studiare i fenomeni legati alle telecomunicazioni. «Abbiamo anche una stazione meteorologica e diramiamo con regolarità un bollettino per far conoscere a tutti i radiomarconisti imbarcati sulle navi non le previsioni del tempo, ma delle propagazioni - dice Ferrerò - affinché fra Té bahm"oTlfaiSì^i6"he a loro riservate scelgano quelle che in quel determinato momento offrono maggiori garanzie di trasmissione». Un bagaglio di informazioni che partono da un centro che continua a progredire senza nessuna sovvenzione pubblica: «Questo il prezzo che ho accettato di pagare per essere indipendente», dice il dottor Ferrerò che, oggi settantaduenne, affida i suoi messaggi all'etere e alle telescriventi. «Sono mezzi collaudati e regolamentati, non come Internet, un canale di informazione dove nessuno effettua controlli». [a. già.] li professor Giovanni Ferrerò