Pinerolo, alla Beloit 130 addetti in esubero
Pinerolo, alla Beloit 130 addetti in esubero Secondo i calcoli della multinazionale Pinerolo, alla Beloit 130 addetti in esubero C'è preoccupazione tra i lavoratori Mobilitati parlamentari e sindacati PINEROLO. Preoccupazione fra i dipendenti della Beloit dopo che la multinazionale leader nella produzione delle macchine per la fabbricazione della carta ha annunciato un progetto di ristrutturazione. Degli attuali 550 addetti 130 rischiano di perdere il posto, questo dopo che un'azienda specializzata ha redatto un piano che avrebbe individuato un'eccedenza strutturale. «La gravità di questa decisione oltre ad essere un problema per tutte le famiglie dei lavoratori andrebbe a gravare su un territorio che deve quotidianamente fare i conti con la disoccupazione» si legge in una lettera che i dipendenti della Beloit hanno inviato al sindaco di Pinerolo, al senatore Elvio Fassone, agli onorevoli Giorgio Gardiol e Giorgio Merlo e all'europarlamentare Rinaldo Bontempi. In questi ultimi anni il comparto industriale ha perso 8000 unità. «Non solo si rischiano i licenziamenti - dice Marco Selvaggini, della Fiom Cgil - ma addirittura si parla della chiusura di uno stabilimento di produzione». A Pinerolo resterebbe soltanto una divisione commerciale. Già ieri l'onorevole Merlo ha inviato un'interrogazione al ministro del Lavoro: «Diventa urgente comprendere fino in fondo le reali intenzioni di questa multinazionale - spiega Giorgio Merlo - bisogna capire qual è la strategia politica dei ministero, per scongiurare che aziende che fanno parte di una multinazionale vengano sacrificate sull'altare di una selvaggia ristrutturazione industriale», [a. già.]
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