Mutui casa, i consumatori denunciano l'Abi di V. Cor.

Mutui casa, i consumatori denunciano l'Abi PRESTITI & INTERESSI Si scatena la battaglia sui tassi che, dopo il varo della legge antiusura, superano i tetti consentiti Mutui casa, i consumatori denunciano l'Abi Ma Baldassarre, ex presidente della Consulta: hanno ragione le banche ROMA. Il parere è autorevolissimo: «Ahimè, hanno ragione le banche», dice Antonio Baldassarre, ex presidente della Corte Costituzionale, a proposito della vicenda dei mutui sulla casa. Dove, l'«ahimè» di Baldassarre è giustificato dal fatto che pure lui ha un muto al 14,50 per cento, tasso usurario, secondo la recente classificazione del ministero del Tesoro. Il problema, come si sa, nasce dalla riduzione dei tassi di interesse ottenuta col risanamento economico, che ha portato gli interessi sui mutui a tasso fisso ai livelli tra il 6 e l'8 per cento, contro il 13-16 di qualche anno fa. Livelli questi ultimi che incappano nelle maglie delle disposizioni antiusura. «Personalmente mi converrebbe mettermi dalla parte di chi accusa gli istituti di credito - prosegue il magistrato - ma la legge antiusura si applica ai mutui che vengono stipulati dopo l'entrata in vigore del prowedimento. Infatti il mutuo fìssa le condizioni al momento della sua concessione, e a meno che nel contratto ci sia una clausola specifica, non c'è possibilità di cambiamenti sull'interesse. Per farlo bisogna rinegoziare il mutuo, ma ci vuole il consenso della banca». Insomma, secondo l'ex presidente della Consulta, non c'è niente da fare: chi ha contratto un mutuo prima della definizione dei tassi d'usura deve mettersi il cuore in pace e pagare. Una linea astronomicamente distante da quella del Codacons, che ha sporto denuncia contro Abi e banche, accusandole di associazione per delinquere e istigazione a commettere reato. Più improntate al dialogo le reazioni di Adiconsum, Federconsumatori, Adoc, Lega consumatori e Acli, che, per trovare una soluzione al problema dei mutui, chiedono un incontro urgente con l'Abi al ministero del Tesoro. E sul caro-mutui ha preso posizione anche lo Sflarp, il sindacato nazionale antiusura, esortando l'Abi a risolvere il problema dei mutui abolendo contemporaneamente «le vessatorie penalizzazioni usurarie previste nei contratti e le cui clausole sono in contrasto con le direttive comunitarie per la tutela dei consumatori». Ma, in attesa di una decisione dell'Associazione bancaria su tassi o rinegoziazioni c'è chi avanza un altro dubbio: variazioni o modifiche al mutuo possono far cadere la possibilità di detrarre gli interessi dalla dichiarazione dei redditi? Secondo i tecnici esperti la rinegoziazione del mutuo non comporta alcun problema di questo tipo. Qualche rischio potrebbe delinearsi in caso di estinzione e successiva riapertura del mutuo, per fugarlo bisogna indicare chiaramente che si tratta di una revisione del contratto precedente e che vengano seguiti tutti i passi della procedura relativa. Sinteticamente i fiscalisti indicano tre punti fermi: l'ipoteca relativa al nuovo mutuo deve essere sullo stesso stabile di quella precedente, non ci devono essere modificazioni al capitale concèsso e, naturalmente, non devono cambiare le parti contraenti. Ma gli esperti aggiungono un consiglio: prima di chiedere la rinegoziazione o la revisione di un contratto è meglio aspettare le decisioni dell'Abi, che non possono tardare. [v. cor.]

Persone citate: Antonio Baldassarre

Luoghi citati: Roma