Scuola si ribella alla zingara che fa la cuoca di C. A.

Scuola si ribella alla zingara che fa la cuoca Protesta a Piacenza Scuola si ribella alla zingara che fa la cuoca PIACENZA. Via la zingara dalla cucina o ritiriamo i nostri bambini dalla mensa. Succede a Piacenza. A porre l'ultimatum è un gruppo di genitori della scuola elementare De Gasperi. Protagonista involontaria è una nomade di 15 anni, proveniente dall'accampamento Sinti che staziona in città. Nell'ambito di uno stage di formazione al lavoro rivolto ai ragazzi delle fasce deboli organizzato dal Comune, la giovane era stata assegnata alla scuola elementare cittadina. Avrebbe dovuto lavorare per 500 ore come cameriera. Ma il suo impiego ha avuto vita breve. Saputa la cosa, infatti, un gruppo di genitori (si parla di una cinquantina di persone) ha deciso di organizzare una raccolta di firme contro la ragazza. Non solo. Qualcuno ha impedito ai figli di recarsi in mensa mandandoli a scuola con panini; hanno ritirato i propri bambini, li hanno fatti mangiare a casa per poi riportarli alla De Gasperi. Il motivo della protesta non sarebbe etnico, ma igienico. «I nomadi vengono da un contesto igienico-sanitario precario nel quale sono diffuse malattie dovute alla poca pulizia - spiega uno dei genitori che ha raccolto le firme -. Abbiamo paura che i nostri figli possano contrarre qualche malattia infettiva». «Per fortuna si tratta di una ristretta minoranza - afferma sconcertata la direttrice didattica Mariuccia Zavattom -, il cui operato ha indignato il resto dei genitori» In difesa della ragazza si è schierata anche la cuoca della mensa, Angela Rapaccioli, che nei due giorni di lavoro comune ha potuto verificare di persona le sue qualità, [c. a.]

Persone citate: Angela Rapaccioli, De Gasperi, Mariuccia Zavattom

Luoghi citati: Piacenza