I «padroncini» hanno tolto il blocco dei Tir

I «padroncini» hanno tolto il blocco dei Tir Ieri mattina oltre centomila automezzi hanno formato cortei agli ingressi delle principali città italiane I «padroncini» hanno tolto il blocco dei Tir Dopo la manifestazione sospeso lo sciopero degli autotrasportatori ROMA. La Fai ha sospeso il blocco dei Tir cominciato la sera precedente alle 22. La notizia è stata diramata ieri con un comunicato della Federazione degli autotrasportatori in cui si sosteneva che, al termine di un serrato dibattito, si era deciso di mantenere lo stato di agitazione, sospendendo però il fermo dell'autotrasporto. «E' prevalso il senso di responsabilità all'interno del consiglio nazionale - spiega la Fai Particolare rilevanza l'ha avuta la delicata situazione in cui si sono venute a trovare le popolazioni delle zone colpite dal terremoto, che hanno fatto pervenire pressanti inviti a sospendere l'iniziativa». Altri inviti in tal senso sono arrivati da Confapi, Confcommercio, dal ppi e da FI. La Fai informa che «i dirigenti presenti hanno preso atto dell'indiscutibile riuscita della manifestazione che ha rappresentato sia al Governo, sia all'opinione pubblica il grave stato di disagio in cui si viene a trovare l'autotrasporto». La federazione ribadisce quindi che «oltre 100.000 automezzi pesanti sono stati interessati alla manifestazione che è anche sfociata in cortei di particolare rilevanza in Valtellina, a Torino, Napoli, Ferrara, Salerno e Roma». «Il consiglio Fai - conclude la nota - nel ringraziare la categoria per aver risposto in modo civile e democratico alla chiamata, si augura che il governo sappia ora trovare la volontà di risolvere concretamente e con urgenza i problemi della categoria che per enti-are in Europa deve ottenere identiche condizioni operative rispetto alle altre imprese europee». Commenti «al vetriolo» sono subito arrivati dalle altre organizzazioni degli autotrasporta¬ tori dopo la decisione della Fai di sospendere il fermo dei Tir. «Gli associati della Fai - dice Ernesto Cavallo, presidente dell'Unatras - hanno accolto il nostro invito a non aderire all'operazione che infatti è fallita. I vertici della Fai, preso atto del fallimento, stanno cercando di rimanere comunque a galla, ma non ci crede più nessuno. Speriamo che non ci creda più neanche l'opinione pubblica». «Demagogico e strumentale» viene invece definito il fermo sia dall'Ancst-Legacoop sia dall'Una (Anita-Unitai). «E' sempre difficile ammettere di aver sbagliato - afferma Franco Tumino, vice presidente dell'organizzazione cooperativa -. Comunque sempre meglio che arrampicarsi sugli specchi per motivare una decisione che trova l'unica spiegazione plausibile nel fallimento, peraltro prevedibile, di un'iniziativa demagogica e strumentale». «Il clamoroso fallimento del fermo proclamato dalla Fai - si legge sulla nota dell'Una dimostra come la quasi totalità della categoria non condividesse le motivazioni alla base della manifestazione che sostanzialmente si riducevano all'esaltazione del ruolo di un'organizzazione ormai emarginata». Giovedì, annunciano infine le organizzazioni, riprenderà ai Trasporti il tavolo di confronto con il governo. [Ansa] Alcuni Tir in colonna ieri lungo la strada principale di Brogeda, in Lombardia, non lontano dal confine con la Svizzera

Persone citate: Ernesto Cavallo, Franco Tumino