Il complotto di Hewitt di Fabio Galvano

Il complotto di Hewitt Un giornale: per il maggiore un affare da 6 miliardi, andato in fumo dopo il furto compiuto dalla sua fidanzata Il complotto di Hewitt «Voleva vendere altre lettere di Diana» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ci sarebbero «altre» lettere di Diana; quelle, rivelano i tabloid della domenica, che il maggiore James Hewitt stava cercando di vendere quando Anna Staiano Ferretti ha mandato tutto a monte rubandogli le 62 missive che il «Mirror» avrebbe poi consegnato a Kensington Palace. Per quelle lettere, una ventina, lo spregiudicato amante della principessa avrebbe chiesto a un intermediario londinese - afferma il «News of the World» - due milioni di sterline, circa 6 miliardi di lire. Probabilmente li avrebbe avuti; e ora si dice che sia sconvolto non per il furto subito ma per il mancato guadagno. E' una squallida vicenda, che diventa sempre più squallida con il passare dei giorni. Perché se Anna Staiano (il cognome Ferretti è sempre più dubbio) è anche finita per qualche ora in una cella di Scotland Yard, la vera anima nera della vicenda resta Hewitt. Dalla Spagna, dove è rimasto nonostante il nuovo terremoto di cui è protagonista in Inghilterra e dove è stato interrogato la scorsa settimana dalla polizia inglese (ma pare che da Madrid si sia ora trasferito a Siviglia), l'ex maggiore di cavalle ria afferma di essere lui la «vitti ma». Vittima, dice, di quell'avventuriera di Anna, che proba bilmente lo aveva accalappiato proprio per rubargli le lettere di Diana. Ma anche vittima di un'ipocrisia nazionale che ora vuole negargli quello che gli appartiene: la restituzione, cioè, delle lettere. «Il fatto che le avessi te nute - afferma - non significa che le avrei usate in modo diso nesto». Ma a suo carico piovono sconcertanti testimonianze. Accanto a quella del mediatore che rivela l'offerta delle nuove lettere, c'è quella di Terence Rowlands, suo ex dipendente, che al «Sunday Mirror» rivela certi passati discorsi men che onorevoli di Hewitt. La sua convinzione, per esempio, che le lettere d'amore della principessa potessero rappresentare una sorta di assicurazione per la vecchiaia. «Un giorno saremo miliardari», gli avrebbe detto. Sarebbe stato, anzi, molto più esplicito: da quel «patrimonio di carta», gli avrebbe detto, pensava infatti di poter un giorno ricavare 5 milioni di sterline, circa 15 miliardi di lire. Hewitt aveva addirittura ventilato l'anno scorso, secondo il «Sunday Mirror», l'ipotesi di rivolgersi a Dodi Al Fayed, l'ultimo uomo di Diana, morto con la principessa nell'incidente dell'Alma, per sapere se fosse interessato ad acquistare una parte degli scritti che custodiva gelosamente nella sua camera, «con una pistola sotto il cuscino per difenderle da eventuali ladri». Di una cosa non c'è dubbio: Hewitt aveva urgente bisogno - come sempre - di denaro. L'acquisto della sua stupenda casa nel Devon e le spese per la ristrutturazione hanno infatti prosciugato il gruzzolo che gli aveva frut tato la collaborazione con Anna Pasternak per un libro senza ve li sulla relazione con Diana. Ora anche il fisco gli darebbe la caccia e lui non avrebbe più un sol do. Una ((bomba», secondo il «News of the World», le nuove lettere offerte da Hewitt al me diatore. «C'è dentro di tutto», avrebbe precisato il maggiore: «Sono un mix di sentimento amore, sesso, tristezza e cuore infranto». E anche da Madrid, dopo l'esplosione la scorsa settimana della vicenda Ferretti, Hewitt avrebbe telefonato al mediatore: «Dovremo incontrarci un'altra volta, appena il polverone sarà passato». Fedele alla propria immagine, Hewitt si era presentato il 20 marzo al mediatore - un appuntamento in un elegante hotel nel cuore della campagna inglese giustificando il ritardo all'appuntamento con «un incontro con una signora particolarmente esigente». Aveva precisato che, nella vendita delle lettere, non avrebbe dovuto apparire coinvolto in prima persona: «La gente penserebbe che sono peggio di Satana». E poi aveva precisato: «Queste lettere sono sensazionali. Vanno dall'inizio, quando Diana veniva a lezione di equitazione da me, fino al periodo più appassionato della nostra relazione. Ci sono molti riferimenti ai problemi della famiglia reale. Alcuni lasceranno il pubblico sbalordito». Fabio Galvano

Luoghi citati: Devon, Inghilterra, Londra, Madrid, Siviglia, Spagna