Ore 9,26: torna il terrore di Iv. Bar.

Ore 9,26: torna il terrore Molte case lesionate dal sisma, centinaia i senzatetto, servono altri container. Boschi: la terra tremerà ancora Ore 9,26: torna il terrore Scossa del settimo grado in Umbria e Marche ASSISI. Nove scosse di terremoto in novanta minuti e poi una ventina di movimenti tellurici minori con l'epicentro localizzato a Rigali, tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Due scosse anche in serata, del IV grado della scala Mercalli, alle 21,13 e dieci minuti dopo la mezzanotte. Tra le popolazioni dell'Umbria e delle Marche ieri di colpo è tornato il panico e il ricordo inquietante del primo pauroso sussulto, quello del 26 settembre scorso che aveva svegliato tutti quanti di soprassalto alle 2,32. Come un dejàvu la terra ha tremato ancora una volta, stavolta di mattina, alle 9,26. Un sussulto insistente - il primo «botto» è stato del VII grado della scala Mercalli -, destinato a marcare la memoria. Molti abitanti sono scappati fuori dalle case e dai container delle zone terremotate di Camerino e Serravalle di Chienti (dove il presidente Scalfaro si recherà martedì prossimo a portare conforto e rassicurazioni). In quel breve lasso di tempo oltre ai crolli di comignoli e cornicioni e ai danneggiamenti di edifici si sono avuti decine e decine di malori, svenimenti, crisi di pianto. E non solo lì. A Foligno il traffico è andato in crisi e cinque persone sono state trasportate all'ospedale per crisi di panico o per essersi ferite mentre fuggivano. Anche a Spello la gente si è riversata nelle strade mentre dalle scuole gli alunni scappavano. Situazioni analoghe a Gubbio e a Gualdo Tadino (più di 300 le case dichiarate in seguito inagibili) l'ospedale subiva danni e veniva in parte evacuato mentre i telefoni restavano isolati per qualche minuto. In questo comune come in tutti i centri montani scattava il sistema di emergenza; poche ore e si rivedeva l'esercito all'opera con due cucine da campo. A Nocera Umbra il sindaco Petruzzi richiedeva con urgenza roulotte e containers «per garantire in fretta e al più presto un riparo». A l'Aquila e Teramo i centralini dei vigui del fuoco venivano subissati di telefonate. A Fabriano, 20 chilometri da Gualdo, veniva dichiarato inagibile per nuove crepe il refettorio della casa di riposo «Vittorio Emanuele II» e davanti al palazzetto ricomparivano una ventina di roulotte di privati. Scene quasi identiche in altre località mentre tanti si accingevano a fare «san Martino», andando a dormire da parenti e amici o in alberghi e seconde case della costa. Quanti? Mille o più «sfollati» per crepe e lesioni alle proprie case o solo per il terrore di scosse. E scoppia la rabbia: «Dateci i containers». A Camerino la scossa peggiorava la situazione di edifici storici già lesionati, come Palazzo Berti Sabbieti, in piazza dei Costanti. Nella vicina Fiastra i vigili del fuoco intervenivano per il crollo di parte del tetto di una casa già inagibile e a Cingoli la torre alta 40 metri riportava nuove crepe. Ad Assisi era l'ufficio del vicecommissario per i Beni Culturali che aggiornava sui nuovi danni: nella Basilica superiore di San Francesco c'era stata la caduta nel refettorio di frammenti di intonaco e di pietre squadrate sul campanile. Nel pomeriggio a Macerata, si annotavano le prime evacuazioni di edifici troppo rischiosi con le nuove scosse. E di lì a poco ecco le previsioni sul futuro. Preoccupanti. «Senz'altro avremo altre scosse; la zona non si è ancora stabilizzata». Parole del professore Enzo Boschi presidente dell'Istituto nazionale di Geofisica. Che frenava almeno sull'ipotesi di una nuova sequenza sismica, avanzata dall'Università di Camerino. «Dai dati in nostro possesso non siamo in grado di fare affermazioni simili. Dal 26 settembre abbiamo registrato 8 mila scosse». E' detto comune che per vincere la paura la normalità della vita di tutti i giorni possa aiutare e molto. Censiti i danni oggi le lezioni ricominceranno regolarmente ad Assisi, Città di Castello e a Perugia. Non così a Spello, Valfabbrica, Fossato di Vico, Nocera, Cannara, Gualdo Cattaneo, Foligno e Spoleto mentre a Gualdo Tadino riapriranno solo martedì. [iv. bar.] ™

Persone citate: Enzo Boschi, Mercalli, Nocera, Petruzzi, Rigali, Scalfaro, Spoleto, Vittorio Emanuele Ii