Deutsche Bank rilancia

Deutsche Bank rilancia IL PUNTO DEI MERCATI Deutsche Bank rilancia DEUTSCHE Bank, la più grande banca tedesca, archivia un '97 insoddisfacente e promette di prendersi la rivincita raddoppiando l'utile operativo a 9 miliardi di marchi entro il 2001 grazie ad un taglio dei costi di un miliardo dì marchi l'anno a partire dal 1998. L'istituto bancario, che a gennaio aveva annunciato un piano di ristrutturazione da 2,5 miliardi di marchi, ha precisato che al momento non prevede alcun aumento di capitale. «Non siamo soddisfatti dell'utile operativo di 4,3 miliardi di marchi registrato nel 1997», ha affermato l'amministratore delegato, Rolf Breuer. Nel 1997, l'utile operativo della Deutsche Bank è sceso a 4,25 miliardi di marchi dai 5,8 miliardi dell'anno precedente in seguito ad un accantonamento di 1,4 miliardi per far fronte alle esposizioni sul mercato asiatico. Tale decisione ha portato gli accantonamenti per sofferenze bancarie da 715 milioni a 2,2 miliardi. In seguito alla ristrutturazione, Deutsche taglierà 460U posti di lavoro in Germania e 4000 all'estero nei prossimi tre anni. Fra i programmi di espansione la Deutsche Bank conta di entrare nel mercato francese del credito e contempla la possibilità di acquisire una quota del Crédit Lyonnais ma non del Banque Nationale de Paris (Bnp) o della Cic. «Se si verificherà una privatizzazione interessante posso immaginare una nostra partecipazione», ha detto Rolf Breuer riferendosi al Crédit Lyonnais e precisando che al momento non vi sono piani concreti per la privatizzazione dell'istituto bancario francese Breuer ha aggiunto che l'acquisizione della Bnp non rientra nei piani della banca e che la Cic ha una struttura regionale legata al potere politico locale che renderebbe difficile una penetrazione del mercato da parte di un istituto bancario straniero. L'amministratore delegato della Deutsche ha inoltre smentito le indiscrezioni circa possibili mire della prima banca tedesca sul Crédit Suisse. Sempre sul fronte tedesco, si registra la decisione con cui il consiglio di supervisione della Mannesmann ha approvato un aumento di capitale da tre miliardi di marchi che si realizzerà tramite un frazionamento azionario dieci a uno. Il consiglio ha inoltre approvato un aumento del dividendo di un marco a 10 marchi. Il gruppo tedesco aveva già pianificato queste iniziative in attesa dell'approvazione del supremo organo esecutivo. Mannesmann prevede che l'aumento di capitale si realizzerà non molto tempo dopo l'assemblea generale che si terrà il 29 maggio. Mannesmann ha inoltre rivisto al rialzo i risultati 1997: l'utile è stato di 610 milioni di marchi dai 603 milioni dell'anno precedente. L'utile per azione è salito a 26 marchi dai 22 marchi del 1996. Tornando alla Deutsche Bank, appare abbastanza positivo l'andamento della Deutsche Bank Italia chee ha chiuso il '97 con un utile netto di 117,5 miliardi di lire, in crescita del 4 per cento rispetto ai 113 miliardi del '96. L'utile operativo del grup po aumenta del 36,5 per cento, a 374,3 mi liardi di lire, e deriva per il 46,5 per cento dall'area banca commerciale, per il 53,5 per cento dall'investment banking.

Persone citate: Breuer, Rolf Breuer

Luoghi citati: Germania