«Israele, prepara le bare»

«Israele, prepara le bare» In 20 mila giurano vendetta per l'uccisione del leader di Hamas «Israele, prepara le bare» Scontri ai funerali dell «ingegnere» TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Al grido di «Netanyahu, prepara le bare» 20 mila palestinesi - fra cui dirigenti dell'Autorità palestinese e di Al Fatah - hanno reso ieri a Ramallah l'estremo omaggio all'«ingegnere» Muhi a-Din al-Sharif (28 anni), il responsabile diretto degli attentati islamici che hanno insanguinato Israele negli ultimi tre anni. Il corpo di al-Sharif è stato rinvenuto domenica a Ramallah con tre proiettili conficcati addosso, in un garage-laboratorio dove era esplosa un'autobomba. Stranamente, mentre l'auto, una Fiat Uno, era andata distrutta, il cadavere di al-Sharif era quasi intatto. Ieri i seguaci che lo portavano a braccia su una barella hanno potuto vederne distintamente il volto. In precedenza il fratello Ishaq ne aveva visto l'addome (perforato da due proiettili) e una gamba (con il terzo proiettile). Ciò ha rafforzato nei palestinesi la persuasione che l'esplosione dell'auto sia stata concepita per far apparire come un «incidente sul lavoro» l'eliminazione del palestinese più ricercato negli ultimi tre anni. Ieri il Consiglio legislativo palestinese ha emesso un durissimo comunicato per deprecare «il crimine odioso» (l'uccisione di un uomo responsabile della morte di oltre 65 israeliani e del ferimento di centinaia di altri) e ha auspicato pressioni internazionali su Israele «al fine di costringerlo a cessare queste azioni di terrorismo internazionale». Nel corteo funebre - partito dalla moschea di al-Bireh e giunto in un campo di calcio dove sventolavano centinaia di bandiere verdi e nere dell'Islam spiccava la presenza di Faisal Husseini, principale esponente dell'Anp a Gerusalemme Est, e di Marwan Barghuti, segretario generale di Al Fatah in Cisgiorda- nia. In realtà Hamas accusa l'Autorità palestinese quanto Israele della morte di al-Sharif. Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas a Gaza, ha parlato delle attività di «collaborazionisti» di Israele nell'Anp, che avrebbero favorito la sua cattura. Israele continua intanto a professarsi estraneo aUa vicenda. Assicurazioni in questo senso sono state inviate dal ministro della Difesa Yitzhak Mordechai ad Abu Mazen (n. 2 dell'Olp) e Netanyahu ha lanciato un preciso avvertimento: «Se Hamas compirà attentati in Israele, ne riterremo responsabile l'Autorità palestinese che ha inasprito gli animi pur sapendo che non siamo stati noi a provocare la morte di al-Sharif». Al termine dei funerali - durante i quali i militanti di Hamas minacciavano di «bruciare i soldati israeliani» - centinaia di palestinesi hanno percorso la salita che da al-Bireh porta a Psagot cercando di occuparne l'isolata colonia ebraica. Ne sono seguiti duri scontri in cui una ventina di dimostranti sono rimasti contusi o intossicati dai gas lacrimogeni. Almeno in una occasione è intervenuta anche la polizia palestinese, facendo fuoco sui militari israeliani che, per inseguire i dimostranti, avevano «sconfinato» nel territorio dell'Anp. Il grave episodio è stato confermato dall'esercito israeliano, ma i servizi di sicurezza temono soprattutto nuovi attentati nelle città. Misure straordinarie di sicurezza sono state adottate al termine di una seduta dello stato maggiore dell'esercito ma per ora non è prevista la chiusura dei Territori. Con Abu Mazen, Mordechai è stato comunque chiaro: in caso di attentati in Israele, le ripercussioni per la popolazione palestinese dei Territori sarebbero pesanti. Aldo Baquis Accuse incrociate tra Gerusalemme, Anp e il gruppo terroristico per l'assassinio. Tra la folla c'erano anche dirigenti palestinesi La salma di Muhi a-Din al Sharif, il terrorista detto «l'ingegnere», portata a braccia dai militanti di Hamas durante i funerali svoltisi ieri