le mani della Bmw sulla Rolls-Royce

le mani della Bmw sulla Rolls-Royce I tedeschi sono in pole position e promettono piena autonomia allo «Spirito d'Estasi» le mani della Bmw sulla Rolls-Royce Offerti oltre mille miliardi per la storica casa inglese MONACO DAL NOSTRO INVIATO Sembra proprio che sia cosa fatta. L'industria automobilistica tedesca sta diventando sempre più padrona di quella inglese che, a questo punto, è praticamente sparita. 11 gruppo Bmw è ormai ad un passo dal finalizzare l'acquisizione della prestigiosa casa inglese Rolls-Royce, dopo che qualche anno fa aveva già fatto sua un'altra industria, altrettanto famosa e sempre britannica, la Rover. L'offerta, giudicata come la migliore, è di 340 milioni di sterline (oltre mille miliardi di lire), cui se ne dovranno aggiungere almeno altrettanti per nuovi investimenti. La Vickers, casa madre della Rolls-Royce, che l'aveva acquistata nel 1979 per 38 milioni di sterline, e che, a questo punto, spera di fare un ottimo affare, ha detto attraverso il suo presidente Corni Chandler di avere ritenuto l'offerta della Bmw interessante per molteplici motivi, che vanno al di là della nuda cifra. Come è noto alcuni giorni fa un'altra industria tedesca del settore, la Volkswagen, aveva fatto un'offerta della quale non si conosceva l'importo ma che diverse fonti avevano stimato intorno ai 1500 miliardi di lire. E secóndo i giornali tedeschi la casa di Wolfsburg non avrebbe ancora abbassato la guardia. Se per la Bmw l'acquisizione della Rolls-Royce, la casa le cui vetture esibiscono da sempre sulla calandra l'inconfondibile Spirito d'Estasi, sarà un affare positivo sul piano industriale, lo dirà il futuro. E' certo che la casa bavarese non solo ha già fornito il suo prestigioso motore a 12 cilindri alla Rolls-Royce, montato sull'ultimo modello presentato al Salone di Ginevra, ma ha anche contribuito all'installazione di molti componenti. E' invece indiscutibile l'impatto sul piano deh'immagine. A commentare il nuovo «colpo» è stato un gongolante presidente Pischesrieder in un incontro stampa a Monaco indetto per illustrare i risultati economici approvati dall'ultimo consiglio d'amministrazione, che saranno sottoposti all'assemblea della società il 12 maggio, ma che, inevitabilmente, è stato per gran parte assorbito dall'operazione RoUs-Royce. Il mito Rolls-Royce non muore, anzi - ha detto Pischesrieder - sarà mantenuto e rispettato in tutta la sua interezza e resterà tale per sempre. «L'azienda continuerà ad essere indipendente a tutti gli effetti, il management resterà inglese, conserveremo lo stabilimento attuale di Crewe e l'intero organico. Posso promettere che saranno portati avanti ed esaltati i valori della marca e che abbiamo già lavorato molto insieme sui nuovi modelli». Nel 1997 Rolls- Royce e Bentley hanno prodotto e venduto nel mondo 1900 vetture. Tutto sembra dunque deciso, anche se per essere fiscali occorre attendere l'assemblea degli azionisti della Vickers che si terrà a metà maggio. Comunque vadano le cose un fatto è certo. Lo smalto dell'orgoglio britannico esce incrinato da questa operazione. Si tratta di un'altra ri- nuncia storica per l'industria inglese, l'ultima e la più prestigiosa rimasta nelle sue mani. Era stata fondata nel 1906 da Henry Royce e Charles Rolls, il primo un ingegnere di Manchester, il secondo figlio di papà, invaghito delle prime carrozze senza cavalli. Con la Rolls, la Bmw acquista il pezzo più lussuoso rimasto in vita dell'intera storia dell'automobile (marche come Isotta Fraschini, Hispano Suiza, Bugatti e altre sono sparite da tempo), fatto di perfezione assoluta. Un simbolo che si autodefiniva tra l'altro in quell'inconfondibile radiatore nato ad immagine del Partenone. Ma anche con una clientela altamente eterogenea fatta di sceicchi e star di Hollywood, di re e principi e di multimihardari. Alla domanda se dopo Rover e Rolls-Royce Bmw intenda operare altre acquisizioni, Pischesrieder ha risposto con ironia: «Non siamo interessati né a Mercedes né a Volkswagen». E dopo rmterminabile serie di domande riguardanti proprio la Rolls-Royce, ha invitato a parlare anche un po' di bilanci. Insieme a Rover la casa diMonaco rappresenta oggi un binomio di successo che vale un milione 200 mila auto vendute nel '97 con un utile netto di 1,246 miliardi di marchi (circa 1200 miliardi di lire), il 52% in più rispetto all'anno prima, «risultato migliore in assoluto nella storia del gruppo». Ciò ha permesso di proporre la distribuzione di un dividendo di 20 marchi per le azioni ordinarie (15 nel '96) e di 21 per le privilegiate contro 16. La raffica di buone notizie ha portato il titolo in Borsa sopra i 2000 marchi. E' stato anche proposto un aumento di capitale da 990 milioni di marchi a 1,287 miliardi in forma mista, mediante l'emissione di azioni gratuite dalle riserve (198 rnilioni di marchi) e la richiesta di mezzi freschi ai soci per 99 mihoni con l'offerta di nuove azioni a 1100 marchi per le ordinarie e a 740 per le privilegiate. Quésto aumento di capitale - è stato precisato dal presidente - non ha comunque nulla a che fare con l'acquisto della Rolls-Royce in quan to esso era già stato deciso da tempo. Non solo, ma l'acquisto della casa inglese si sarebbe potuto fare senza bisogno di alcuna ricapitalizzazione L'incremento di capitale - ha precisato Pischesrieder - servirà infatti a realizzare il lancio di due nuovi modelli all'anno, in linea con la strategia di gruppo, ad aprire nuovi mercati e a rafforzare l'organizzazione commerciale di Bmw e Rover oltreché a sostenere l'entrata della Bmw in Formula 1. Esso è la logica conseguenza della consistente ere scita attuata negli ultimi anni. I brillanti risultati conseguiti sono il frutto di circa 675 mila Bmw vendute nel 1997 (più 5 per cento), insie me a Mercedes e Audi le vetture tedesche alte di gamma cui si aggiun gono 523 mila Rover, più 3 per cen to. Nel 1998 il gruppo aumenterà gli sforzi per migliorare ulteriormente, compatibilmente con le dinamiche interne ai mercati mondiali, e sem bra proprio che ci riesca visto l'andamento del primo semestre annun ciato dal presidente: 287 mila unità vendute e 317 mila prodotte, praticamente sugli stessi livelli record rispetto allo stesso periodo del '97. Renzo Villare OLLS-ROYCE ■ ANNO DI FONDAZIONE 1906 Nel 1931 rileva la Bentley. Nel 1971 divisione in due settori: motori per aerei e auto ■ PRODUZIONE "97 circa 2 mila auto ■ DIPENDENTI '97:2400 ■ UTILI '97 1230 miliardi di lire ■ VENDITE IN ITALIA ■ circa 40 auto all'anno ■ PREZZO MINIMO 345 milioni [mod. SILVER DAWN]) ■ TIPI DI RADICA A DISPOSIZIONE : 46 m TIPI DI TAPPEZZERIA: 120 BMW FATTURATO'97 SMLD di marchi] Ì0.130 UTILE NETTO MLD di marchi] 1.692 (1996) VETTURE VENDUTE [nel mondo 1997] 1 milione 196 mila [di cui Rover 521 mila] VENDITE IN ITALIA [gennaio-febbraio '98] 5079 MODELLI DI PUNTA Serie 5 e 7 VOLKSWAGEN ■ FATTURATO '97 [MLD di marchi] 113,245 ■ UTILE NETTO [MLD di marchi] 1,360 (1997) ■ VETTURE VENDUTE [nel mondo 1997] 4 milioni 250 mila ■ VENDITE IN ITALIA [gennaio-febbraio '98] 27.189 ■ MODELLI DI PUNTA Golf, Passat, Polo Deciderà un'assemblea straordinaria. E la Volkswagen sarebbe pronta a rilanciare per soffiare la preda alla casa di Monaco mit

Luoghi citati: Ginevra, Hollywood, Italia, Manchester, Monaco, Rover