La Borsa ai massimi (e non è ancora finita)

La Borsa ai massimi (e non è ancora finita) Lira promossa dall'Europa e tasso dei Btp sotto il 4% Ecco su quali basi poggia />\ il rialzo di Piazza Affari \ La Borsa ai massimi (e non è ancora finita) SE non ora, quando? Il popolo dei borsini, oltre ai fondisti e a milioni di neofiti di Piazza Affari, frutto dell'esodo dai Bot, s'interrogano sulla lunga galoppata della Borsa. Durerà? 0 è ormai cresciuta una bolla speculativa gigantesca, capace di scoppiare da un momento all'altro? E ancora: è il momento di uscire, magari per poi rientrare a prezzi più vantaggiosi? L'ORA DELLA PRUDENZA I numeri suggeriscono qualche prudenza. La Borsa italiana ha realizzato nelle ultime settimane una crescita incredibile. Ormai, a giudicare dalla classifica degli ultimi 5 anni, il listino di casa nostra ha messo a segno un rialzo del 247%, più della Germania (243%) e della Wall Street dei miracoli («solo» il 229%). Il p/e (rapporto tra prezzo di Borsa e utili, indicatore principe per chi opera in Borsa) veleggia attorno alle 2728 volte. Il dato medio storico, al contrario, è di sole 16,5 volte ma, in passato, si è spesso gridato alla bolla speculativa sopra le 15 volte. Infine, fino a oggi la Borsa è cresciuta grazie alla spinta degli investitori istituzionali. Ma ora si fanno sotto i borsini, proprio come nell'85-86. Il rischio, insomma, è che si ripetano le premesse per un brusco risveglio. Certe considerazioni, però, almeno per ora, sembrano esagerate. LISTINO IN ROSA Primo, c'è una grande differenza tra quanto accadde nell'85-86 rispetto a oggi. Allora i multipli toccarono vette oggi ancora lontane. Secondo, quell'avventura fu tutta italiana e speculativa mentre oggi, con l'eccezione del Giappone, il movimento riguarda l'intera finanza internazionale. Terzo, la spinta al rialzo è parente stretta dell'integrazione italiana all'Europa e al conseguente calo dei tassi. Ogni punto in meno del costo del denaro equivale, in media, alla rivalutazione del 10% del listino. E allora? In sintesi, è facile prevedere che il «Toro» è destinato a prendere qualche vacanza e a frenare la sua corsa. CAVALCARE LE MAREE Ma è assai improbabile un'inversione di rotta in un quadro internazionale che non prevede rialzi dei tassi di interesse (salvo la possibile eccezióne inglese) e, semmai, qualche ritocco all'ingiù per l'Italia. Inoltre, il malessere asiatico agisce da deterrente contro le tentazioni di una stretta e, nonostante gli sforzi dell'Opec, il prezzo del petrolio si mantiene assai al di sotto dell'inizio del '98. In una congiuntura del genere non è da escludere una crisi temporanea, magari motivata dall'irrigidimento di qualche partner comunitario. Ma, in questi casi, gli operatori ne approfitteranno per acquistare a prezzi più bassi... AVANTI, MA NON DA SOLI Di qui all'estate, insomma, i listini rallenteranno probabilmente la corsa (non sono però da escludere «strappi» temporanei nei due sensi), ma la stagione del Toro non sembra esaurita. Anzi. L'Europa sarà sempre più percorsa da una febbre di fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni necessarie per sopravvivere e crescere in un mercato economico difficile. E questo, come è già accaduto, in parte, con le banche, porterà i prezzi all'insù. Ma agire in questo listino dai prezzi elevati sarà sempre più difficile: lo spazio per il «fai da te» si riduce. Del resto, anche qui i numeri parlano chiaro: in Italia il risparmio gestito rappresenta solo l'8% del patrimonio mobiliare, negli Usa è al 55%. Molta strada, insomma, resta da percorrere. Ugo Bertone 14,4% FORTE RIALZO 73,2% MODERATO RIALZO 4,1% STABILE />\ \ f 42% RIALZO OLTRE IL 10% RIALZO FINO AL 10% CORREZIONE E SABRINA MOSSETTO« LÀ STAMPA • ìt 9 LE AZIONI UMILIANO I BOT RENDITA IN PERCENTUALE 120 113 KOB PORTAFOGLIO M BOT 71 PORTAFOGLIO BORSA 45 DAL 1993 AL 1997 DAL 1994 AL 1998

Persone citate: Sabrina Mossetto, Ugo Bertone

Luoghi citati: Europa, Germania, Giappone, Italia, Usa