Imprese, pronto il decreto che aiuta la competitività

Imprese, pronto il decreto che aiuta la competitività La Confagricoltura: ma Prodi deve bocciare Agenda 2000 Imprese, pronto il decreto che aiuta la competitività ROMA. «Un primo significativo passo avanti nella ripresa di attenzione verso l'agricoltura». Così Coldiretti, Confagricoltura e Cia giudicano il decreto legislativo per l'ammodernamento del settore che è stato esaminato al «tavolo agricolo» di Palazzo Chigi. Detto questo, però, Augusto Bocchini, presidente Confagricoltura sottolinea la necessità che «il governo dica, come ha fatto Jospin in Francia, che Agenda 2000 non va bene, perché per i prodotti mediterranei non c'è niente». Secondo le tre organizzazioni «il decreto legislativo potrà costituire uno strumento innovativo per il rafforzamento delle imprese agricole, per il potenziamento competitivo del sistema agricolo, per lo snellimento delle procedure, per l'accesso ai finanziamenti strutturali Ue». Intanto prosegue l'offensiva contro Agenda 2000. Bocchini ha bocciato il progetto di riforma della politica agricola Ue parlando al convegno dei quadri dirigenti dell'Associazione nazionale giovani agricoltori a Rirnini e lo ha fatto davanti al ministro Pinto, che ha difeso l'operato del governo. Secondo Bocchini non sono solo i singoli comparti produttivi a restare fuori da qualunque riequilibrio come carne, latte, cereali, semi oleosi, agrumi ma «tutta l'Italia resta quasi totalmente esclusa dalla possibilità di avere fondi strutturali, in particolare al Sud, con l'eccezione della Calabria». Il presidente della Confcooperative Luigi Marino, per la prima volta a un'assemblea della Confagricoltura, ha proposto «l'apertura di un tavolo tra organizzazioni professionali e cooperative sulla riforma della legislazione del settore».

Persone citate: Augusto Bocchini, Bocchini, Jospin, Luigi Marino, Prodi, Secondo Bocchini

Luoghi citati: Calabria, Francia, Italia, Roma