Gagarin, un seduttore dalle stelle

Gagarin, un seduttore dalle stelle Vodka, donne e disavventure: a Londra una biografìa senza veli del cosmonauta che nel '61 conquistò lo spazio Gagarin, un seduttore dalle stelle Per tenerlo a bada il Cremlino lo affidò a una guardia del corpo LONDRA L Primo Cosmonauta giaceva immobile, con la fronte ferita, nel cortile della stazione climatica più chic dell'Unione Sovietica. Nel 1961, Yuri Gagarin era atterrato con successo dallo spazio, divenendo di colpo l'uomo più famoso e appetibile del mondo, e adesso si spiaccicava a terra per dare la caccia a una donna: dopo aver fatto il pieno di vodka con i colleghi, era sgattaiolato via per fare una visitina in camera a un'amica, ma qualche cosa era andato storto. Quando lo soccorsero, la prima cosa angosciata che chiese fu: «Potrò tornare a volare?». Il suo mentore Nikita Krusciov fece due risate su quella birbonata eroticoalcolica, benché fosse scocciatissimo dal fatto che l'ammaccato Gagarin potesse fare soltanto un'imbarazzante comparsata al congresso del partito. La versione dell'incidente è pubblicata per la prima volta in Starman. The Thruth benino, the Legend of Yuri Gagarin (Ed. Bloomsbury). Gli autori, Jamie Doran e Piers Bizony, hanno rintracciato una testimone, l'infermiera Anna Rumanseyeva, che ha raccontato come sono andate veramente le cose tra mia sua collega e l'avventato Gagarin. Il primo uomo che vide la Terra da lontano adesso viaggiava come affascinante ambasciatore del progresso sovietico. La povera Valentina, gelosissima, gli stava alle costole più che poteva. Il Cremlino, per impedirgli di fare il galletto, gli sguinzagliò dietro una guardia del corpo, ma questo non impedì a Gagarin di lasciarsi sedurre da una campionessa di sci all'albergo Yunost. Ancora una volta, racconta il barbiere Igor Khoklov che il giorno dopo dovette truccare la faccia graffiata del Primo Cosmonauta prima di un incontro con Krusciov, la moglie gli piombò in camera e «scatenò il finimondo». Gagarin era un uomo di slanci. E questa sua robusta limpidezza di contadino, che tanto piaceva a Krusciov, sapeva spesso diventare eroica. Tra i veri amici che lo seguivano ovunque, l'agente del Kgb Venyamin Russaiev è stato persuaso a raccontare la drammatica storia di come Gagarin, caduto in disgrazia con l'avvento di Breznev che non sopportava la sua fama e la sua amicizia con Krusciov, tentò invano di persuadere il (Perniino a fermare la missione di Vladimir Komarov a bordo di un razzo pericolante. Ma la leadership sovietica voleva un lancio spaziale, probabil- mente per celebrare il primo maggio 1967, Komarov fu mandato su lo stesso e divenne il primo uomo a morire nello spazio. 11 Gagarin del 1967 era mi uomo molto diverso dall'irresistibile ragazzone del 1961. Beveva pesantemente e aveva perduto la fiducia nel sistema sovietico. Quando gli impedirono di tornare nello spazio, Gagarin tornò a pilotare jet militari. Nella ricostruzione della sua fine a bordo di un Mig 15, che si schiantò misteriosamente il 27 marzo 1968, spicca l'opinione del suo compagno, il cosmonauta Leonov, convinto che l'aereo di Gagarin sia stato risucchiato dall'onda d'urto di un aereo supersonico mai identificato nei confusi dati radar. «L'intero sistema è responsabile della sua morte dice Leonov -. Ma non puoi portarlo in tribunale». Maria Chiara Bonazzi Yuri Gagarin volò da una finestra durante una avventura amorosa in una elegante stazione climatica dell'Unione Sovietica

Luoghi citati: Londra, Unione Sovietica