Riccometro in arrivo a maggio

Riccometro in arrivo a maggio ASSISTENZA I deputati raccomandano regole chiare e preparazione di almeno due mesi Riccometro in arrivo a maggio La Camera-, ancora gratis la scuola dell'obbligo ROMA. Il riccometro dovrebbe entrare in funzione entro maggio, come prevede il ministro della Sanità Rosy Bindi ed essere all'inizio piuttosto «leggero», come raccomanda la Camera. In realtà, il Consiglio dei ministri potrebbe emanare il decreto già venerdì, ma lasciando all'indicatore di reddito molta flessibilità, in via ancora sperimentale. Le varie amministrazioni potranno adeguarsi, orientativamente, nel giro di due mesi. Ma la discussione è ancora in corso e Montecitorio sta ultimando una bozza: il parere sul decreto delegato predisposto dal governo. Con qualche punto fermo decisamente importante: l'esclusione anche dei grandi rischi sanitari e della scuola dell'obbligo, insieme con gli assegni di invalidità, le pensioni sociali e al minimo. In altre parole questi tipi di assegni e di pensione non dovrebbero en¬ trare nel calcolo del reddito, mentre resterebbero del tutto gratuite, e per tutti, l'istruzione fino alla Media e l'assistenza per i grandi rischi sanitari. In più, i deputati chiedono di alzare la franchigia per la prima casa, di limitare le pratiche a una sola autodenuncia e un solo criterio base per calcolare il patrimonio. Maggior chiarezza, insomma, anche nell'indicare tutte le prestazioni alle quali il nuovo strumento non si applicherà e nella «scala di equivalenza» che servirà a valutare il «peso» della famiglia. Soprattutto su due punti: peso dei minori uguale a quello degli adulti (come avevano chiesto soprattutto i cristiano sociah), aumento del peso degli handicappati e dei dlsabili. E chi ha solo casa in affìtto (cioè i nuclei familiari in cui nessuno possiede un'abitazione), secondo lo schema di parere, dovrebbe fruire di una de¬ trazione superiore ai due milioni e mezzo prevista per gli inquilini. «Si tratta comunque - ha sottolineato il presidente della commissione sulle deleghe fiscali Salvatore Biasco - di punti ancora in discussione. La questione su cui stiamo riflettendo è che nessuno deve sentirsi discriminato solo perché magari ha risparmiato dei soldi o ha comprato una casa». Per la sanità, il nocciolo vero rimane la definizione dei tetti di accesso, cioè il limite oltre il quale si comincia a pagare medicine e prestazioni. Biasco proporrà in commissione che sia introdotta non una soglia unica per decidere chi è dentro e chi è fuori dalle prestazioni, «ma che ci sia un meccanismo graduale che vada dalla totale esenzione per un determinato reddito ad una compartecipazione crescente fino al pagamento totale per i redditi più elevati». [r. e. s.]

Persone citate: Biasco, Rosy Bindi, Salvatore Biasco

Luoghi citati: Roma