«L'assassino giocava con la pistola» di Massimo Delfino

«L'assassino giocava con la pistola» «L'assassino giocava con la pistola» «Me l'ha puntata alla testa, ma aveva finito i colpi» IL RACCONTO DEL VIADO L/7 NOVI LIGURE " UOMO che mi ha ferito era un "deviato": aveva la pistola in pugno già prima dell'arrivo delle guardie giurate e mi toccava con l'arma mentre mi spogliavo. Mi aveva pagato di più per questo particolare gioco erotico». Julio Castro, il viado venezuelano di 23 anni ferito dall'assassino dei due metronotte di Novi Ligure, ha raccontato all'avvocato genovese Gianfranco Pagano la terribile avventura dell'altra notte a Villa Minerva. «Non era un cliente abituale - ha spiegato Castro -. Quando sono salito sulla sua auto lussuosa, ho ben presto capito che aveva problemi sessuali. Voleva una prestazione particolare e mi ha dato parecchi soldi per convincermi ad appartarmi con lui in un posto che conosceva bene. Ho temuto che fosse una trappola, ma non potevo più scendere e ho dovuto accontentarlo. Così, siamo arrivati davanti al cancello della villa: non so come abbia fatto ad aprirlo, ma credo che non fosse pratico della zona. Ha impiegato molto tempo per far entrare l'auto e sembrava spaesato in quel viale. Ha estratto la rivoltella mentre mi toglievo i vestiti e si eccitava. A un certo punto, sono arrivate le "Panda" delle guardie, di cui non mi ero accorto. Lui è sceso e ha parlato un attimo con loro, poi ha cominciato a sparare una raffica di colpi». Per Julio Castro sono stati attimi di terrore. «Dopo aver ucciso i metronotte, ha mirato verso di me e mi ha ferito all'addome. Sono caduto a terra e ho finto di essere morto. Lui si è avvicinato e mi ha puntato la pistola alla testa: ;wevo gli occhi chiusi e ho pensato di essere spacciato. Poi, ho sentito un "clic". L'arma era scarica. Al¬ lora, ha cercato di colpirmi in testa con il calcio della rivoltella e si è allontanato». Una delle due Panda ostruiva il transito alla Mercedes. «Così, l'omicida è salito sull'utilitaria e l'ha spostata, ma nella fretta ha sbattuto contro un albero ai lati del vialetto. L'ho visto andare via e mi sono fatto coraggio. Ero nudo, ma sono riuscito a "strisciare" fino alla radio della Panda e ho dato l'allarme, gridando che mi avevano sparato». Julio Castro non ha paura di una vendetta. «E' una persona pericolosa, un pazzo che va fermato. Aveva tanti soldi ed era vestito in modo elegante: sono questi gli indizi che ho fornito ai carabinieri. Se ci sarà bisogno, darò altre indicazioni utili alle indagini. Quell'uomo potrebbe uccidere ancora e deve essere arrestato al più presto». Ieri sera, il viado è stato ascoltato dal sostituto procuratore di Alessandria, Andrea Canciani, che gli ha mostrato anche alcune foto. Sull'esito dell'interrogatorio viene mantenuto uno stretto riserbo. Massimo Delfino

Persone citate: Andrea Canciani, Gianfranco Pagano, Julio Castro

Luoghi citati: Alessandria, Novi Ligure