Notti hard di Massimo Delfino

Notti hard Notti hard Un 'alcova a cielo aperto NOVI LIGURE. La zona della Barbellotta è un'«alcova» a cielo aperto, che si estende per circa sette chilometri e di notte viene frequentata da centinaia di persone, alla ricerca di qualche minuto di amore a pagamento. E' questa la fotografia del tratto della statale 35 bis dei Giovi che collega Novi a Serravalle e che è stata il teatro del duplice omicidio di lunedì notte. Tra le 22 e le 3, le prostitute e i «viados» prendono possesso del territorio e cominciano un lavoro che non conosce crisi. Le «lucciole» sostano in prevalenza alla periferia di Novi: ci sono le nigeriane e le ghanesi, che offrono prestazioni sessuali a prezzi contenuti, ma non mancano giovani russe, albanesi, romene e slave che arrivano a chiedere fino a centomila lire per un rapporto. Così, la clientela è varia e tutti possono permettersi un'avventura clandestina. Non esiste il «cliente tipo» alla Barbellotta. Ci sono operai e impiegati, studenti universitari ma anche avvocati, medici e notai, che giungono da Genova, Torino e Milano a bordo di auto lussuose. Chi ha strane tendenze può sfogarsi con i «viados» sudamericani, che si sistemano nei pressi di una discoteca e nella curva della statale dei Giovi che precede l'ingresso nell'abitato di Serravalle. La prostituzione è un fenomeno in continua espansione. Negli Anni Settanta, la zona era affollata da una decina di prostitute, tutte italiane. «Sembrerà strano, ma non davano fastidio ed erano quasi "folkloristiche" - dicono gli abitanti -. Ora, invece, il numero delle giovani donne supera le 50 unità. Si tratta di straniere che vengono sfruttate da protettori senza scrupoli, che svolgono a Novi i loro traffici illeciti». Così, la protesta della gente è cresciuta con il passare degli anni. Sono stati costituiti comitati ed è stata chiesta tutela alle forze dell'ordine e alle autorità locali. Gli episodi inquietanti a danno della popolazione non si contano e l'esasperazione è salita in modo vertiginoso. Qualcuno è stato minacciato da «lucciole» e «viados», altri non possono uscire di casa dalle 22 in poi se vogliono evitare guai. E' un «assedio» quotidiano e i novesi sono diventati ostaggi dei malintenzionati. 1 carabinieri, gli agenti di Polizia e i vigili urbani fanno quello che possono. Le retate vengono compiute con una certa continuità e le prostitute sono schedate ed espulse dall'Italia. I provvedimenti si rivelano però inutili, perché le giovani extracomunitarie tornano a Novi dopo qualche giorno, sotto false generalità. Sembra dunque impossibile debellare il fenomeno, ma la gente non si arrende e continua la battaglia. Qualche anno fa, era stata persino adottata una singolare forma di protesta. Gli abitanti delle ville della Barbellotta avevano avviato un'azione legale, chiedendo rimborsi sull'Ici. Le case della zona si sarebbero infatti deprezzate a seguito del massiccio afflusso di prostitute. Massimo Delfino

Persone citate: Novi

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Novi Ligure, Serravalle, Torino