La rabbia del generale
La rabbia del generale La rabbia del generale Lebed: ma doveva I accadere 6 mesi fa MOSCA NOSTRO SERVIZIO Il generale Alexandr Lebed non riesce a nascondere la soddisfazione per la caduta dei suoi vecchi nemici. Un anno e mezzo fa Anatolij Ciubais e il ministro dell'Interno Anatolij Kulikov erano stati gli artefici principali del licenziamento di Lebed da segretario del Consiglio di sicurezza. L'eroe popolare che aveva portato la pace in Cecenia era stato accusato da Kulikov di preparare un colpo di Stato e Ciubais, all'epoca capo dell'amministrazione presidenziale, aveva portato l'informazione alle orecchie di Boris Eltsin, provocandone l'ira. Ora il generale si gode la sua rivincita. «E' accaduto quello che doveva accadere», dice, «peccato che non sia successo prima, sei mesi fa». Ma perché Eltsin ha deciso di licenziare Ciubais, visto che solo poche settimane fa aveva promesso di tenerlo al governo fino al 2000? «Probabilmente, perché Ciubais non è riuscito a rispettare gli impegni che aveva preso nel governo: pagare le pensioni, i salari, i sussidi arretrati». In altre parole, lei crede che i motivi del licenziamento del governo siano esattamente quelli esposti dal presidente. Ma perché allora un decreto speciale per licenziare il ministro dell'Interno Anatolij Kulikov (un altro nemico giurato di Lebed, ndr)? «Eltsin non fa altro che proseguire la sua famosa politica dei "contrappesi". Nel gabmetto uscente Kulikov era il contrappeso di Ciubais-e viceversa, così sono stati licenziati tutti e due». E cosa pensa della posizione di Boris Nemtzov? «Si trova in una situazione difficile. Non ha molti poteri e non è chiaro per il momento in cosa consisteranno le nuove proposte che gli verranno fatte». Il nuovo premier ad interim Serghei Kirienko è un personaggio provvisorio? Che ne dice? «Soprattutto suscita una grande ammirazione il fatto che il presidente abbia preso in mano la guida del governo e ne sia rimasto a capo per ben 3 ore e 52 minuti. Per quanto riguarda Kirienko, a me sta abbastanza simpatico, lo considero un buon professionista. Ma mi sembra che la sua nomina sia una soluzione di transizione». Qualcuno ha già avanzato l'ipotesi che in realtà la formazione di un nuovo governo abbia come obiettivo lo scioglimento della Duma. «Giuridicamente è possibile, se la Duma respinge per tre volte consecutive la candidatura del premier proposta dal presidente. Ma dubito che Eltsin in questo momento sia interessato a un tale sviluppo», [a. z.] L'ex generale Aleksandr Lebed potrebbe candidarsi alle prossime presidenziali
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