SCANDALO? QUALE SCANDALO? di Franz Di Cioccio

SCANDALO? QUALE SCANDALO? SCANDALO? QUALE SCANDALO? SE avessi vent'anni, forse sarei un neo punk, uno di quelli che ha sentito parlare dei Sex Pistols e si rammarica di essere nato nel periodo sbagliato. Ma il gioco dell'errore temporale, in cui un ragazzo vive rispetto al suo sogno, dura fino a quando non si è catturati dal suono e dai vapori trasgressivi della propria generazione. Se avessi vent'anni, mi piacerebbero i Prodigy, perché danno la scossa. Nulla di rassicurante nella loro musica, ma anche nulla di scandaloso, almeno non più di quanto sia la realtà giovanile. Allora sono meglio i Sex o i Prodigy? E' il solito dilemma, quello delle sfide impossibili già tentate nello sport (nel calcio è la volta di Pelè-Ronàldo) che puntualmente viene riproposto all'attenzione dei media. Nella scala da uno a cento, i primi hanno avuto l'idea geniale di cavalcare il movimento punk (che vale 80), mentre le loro capacità artistiche avevano un valore pari a 20. Ai secondi invece, assegnerei un bell'80 per le capacità e un bel 20 per cento per il marketing (così si chiama l'invenzione oggi). I Prodigy suonano decisamente meglio e sanno usare la comunicazione come non si vedeva da anni. Il caso di «Smack my bitch up», il video clip dalle immagini scabrose, ne è la prova. Non solo, è anche una spia del costume giovanile. A un vecchio rocker come me, il loro video, che punta sull'ambiguità, non ha sorpreso più di tanto, non meno di altri casi eclatanti avvenuti precedentemente. Ricordo uno «scandaloso» video dei Duran Duran con due lottatrici nude nel fango (immagini così oggi passerebbero negli spot dei bagni schiuma). O la montagna di tette apparse nell'lp «Electric Ladyland» di Jimi Hendrix. La copertina fu ristampata in versione morigerata. O la monumentale sfilata di culi in «Jazz» dei Queen. Col passare degli anni, anche la linea di demarcazione che divide il comune senso del pudore dall'ipocrisia si è spostata. In commenti e interviste ho sentito ragazzi entusiasti del video dei Prodigy. In esso le nuove generazioni non trovano nulla di ambiguo o di scabroso perché il sesso e la violenza sono mostrati senza ipocrisia. Qualcuno potrà obiettare che queste immagini di fine millennio non sono per niente rassicuranti. Ma il futuro non ha mai rassicurato nessuno mentre vive il suo tempo: la realtà è oggettiva e non quella virtuale dei benpensanti. Un tempo si aveva paura delle epidemie, poi delle guerre, più tardi del nucleare e della guerra fredda, quindi dell'ecosistema ed ora della biogenetica. La musica va al passo coi tempi. Se con la loro musica i Prodigy hanno successo, significa che c'è richiesta di queste emozioni, di questa mistura così iper-realistica. A fine secolo c'è sempre voglia di alchimia, di stregoni e il cantante Keith Flint sembra proprio incarnare la figura del nuovo apprendista, quello che ha preso il posto di Topolino nella «Fantasia» della nuova generazione. Franz Di Cioccio

Persone citate: Duran Duran, Jimi Hendrix, Keith Flint, Pelè