SONO MANIPOLAZIONI D'AVANGUARDIA O NASCONDONO UNA PAUROSA REAZIONE ?

SONO MANIPOLAZIONI D'AVANGUARDIA O NASCONDONO UNA PAUROSA REAZIONE ? Mark Dery SONO MANIPOLAZIONI D'AVANGUARDIA O NASCONDONO UNA PAUROSA REAZIONE ? IH A alle soglie del Duemila, la tecnologia ci renderà più liberi o più schiavi? E' questa la domanda di fondo posta da Mark Dery, critico americano specializzato in nuove VELOCITA' DI FUGA Mark Dery Feltrinelli pp. 365 L. 50.000 tecnologie e controculture, nel suo Velo cita di fuga, edito da Feltrinelli. Spaziando dalla musica dei rave al cinema ripla smato dal morphing, dal sesso virtuale alle autostrade ballardiane, Dery si mostra piuttosto pessimista, e non esita ad attac care quello die ai suoi occhi appare come il pericoloso mito di una tecnoumanità incarnatasi in performer come Stelarc o Or lan. Per il primo, australiano, «non ha più senso vedere il corpo come un luogo per la psiche o per i rapporti sociali: dev'essere piuttosto visto come una struttura da controllare e modificare... non un sogget to ma un oggetto di progettazione». Già dotato egli stesso di un terzo braccio meccanico, Stelarc sogna corpi svuotati, induriti e disidratati, riempiti di robot microminiaturizzati, scuoiati e poi rivestiti da un derma sintetico capace di tramutare la luce in elemento nutritivo e di assorbire tramite i propri pori tutto l'ossigeno necessario, in modo da poter esplorare l'infinito. Ma, a parte i problemi empirici insiti nella realizzazione di tale progetto, Stelarc evita di porsi questioni di potere: supposto che un giorno nasceranno simili Starship Troopers, chi li manovrerà? Quanto a Orlan, l'artista francese che a partire dal 1990 si è sottoposta per sette volte a chirurgia plastica (all'interno di un work-in-progress di «arte carnale» in titolato The ultimate Masterpiece, conce pito per rimodellare il suo volto in un col lage di lineamenti famosi, assemblando ad esempio il mento della Venere di Botti celli alla fronte della Gioconda), Dery ri conosce la sua grande abilità di manipola' trice mediatica, che si traduce in dichiarazioni del tipo «ho ceduto il mio corpo al l'arte» e nella trasmissione via satellite in tutto il mondo delle operazioni, durante le quali la «paziente», sottoposta ad ane stesia solo locale, interagisce via telefono o fax con gli spettatori; allo stesso tempo, però, l'autore di Velocità di fuga non può fare a meno di notare come «dietro la sua retorica politicamente opportunistica di critica al mito della bellezza, Orlan nasconde un sogno neanche troppo segreto: essere la prima diva postumana del mondo dell'arte... metamorfosi uscita dai peggiori incubi di Naomi Wolf». Un'altra avanguardia intimamente reazionaria? Chissà. [g. e]

Persone citate: Dery, Mark Dery, Naomi Wolf

Luoghi citati: Feltrinelli