« Ma noi volevamo bene a Nadia » di Anna Langone

« Ma noi volevamo bene a Nadia » Caccia ai fiancheggiatori: qualcuno sapeva del piano per uccidere l'amica del cuore « Ma noi volevamo bene a Nadia » Foggia: parlano le ragazze assassine FOGGIA. Anna Maria piange già da due ore: dal colloquio con l'aw. Giancarlo Ursitti ha capito che il carcere, forse, non lo lascerà mai più. «Piangeva ancora quando sono arrivato, mentre Mariena era più serena», dice Vito Leccese, parlamentare barese dell'Ulivo, il primo dei non addetti ai lavori entrato nel carcere di Foggia per incontrare Anna Maria Botticelli e Maria Filomena (detta Mariena) Sica, le studentesse diciottenni che sabato scorso hanno strangolato a Castelluccio dei Sauri la loro coetanea Nadia Roccia, simulandone poi il suicidio. «Sono due bambine rimaste vittime di un gioco mortale. Solo nelle ultime ore si sono rese conto di cosa hanno fatto», dice Leccese, che ha domandato loro: «Se poteste tornare indietro, cosa fareste?». «Non farei certo tutto ciò che ho fatto», risponde Mariena; «Andrei subito da uno psicologo», è la risposta di Anna Maria. Leccese: ma il vostro rapporto con Nadia com'era? «Io non la frequentavo - dice Mariena -. L'ho conosciuta tanto tempo fa, ma di lei mi parlava spesso Anna Maria, che era la sua compagna di banco». E Anna Maria, l'ideatrice di questo omicidio comandato dal sogno del padre morto di Mariena, dà una risposta che sconcerta: «Io volevo molto bene a Nadia. Per questo ci troviamo in questa situazione». Adesso cosa pensate di fare domanda il parlamentare - il vostro desiderio di andare in America sfumerà? «I nostri piani erano diversi. Eravamo sicure che per l'omicidio di Nadia non ci avrebbero scoperte», rispondono. Ingenue o inette? «Sono di sicuro molto diverse - osserva Leccese -. Mariena è una ragazza certo provata da quest'esperienza, ma è più serena. Mi ha detto che ama la musica dei "Take That"». Questi argomenti, però, sembrano non interessare Anna Maria: «Lei parla di Leopardi, dei filosofi - dice Leccese -. Disquisisce del pensiero filosofico, del bene e del male, ma la sua è una cultura adolescenziale, scolastica, che in qualche misura ha riversato su Mariena, ma mentre Mariena, come ho detto, è una ragazza normale, Anna Maria ha sicuramente problemi di equi- librio mentale». Le ragazze, che sono ancora nella stessa cella, hanno ripetuto anche al parlamentare la richiesta avanzata ai legali, di avere i libri di scuola in carcere, per continuare a prepararsi per un esame di maturità (Anna Maria è all'ultimo anno di magistrale, Mariena al quinto di ragioneria) che certo non sosterranno. Hanno chiesto anche i libri d'inglese, perché a quella lingua è legato il loro «sogno americano». Questa mattina, intanto, l'amicizia di Anna Maria e Mariena affronterà una prova decisiva: durante l'udienza di convalida in carcere dinanzi al gip Antonio Diella, ciascuna sentirà la versione fornita agli investigatori dall'altra e gli avvocati, almeno quelli di Marie- na, la bruna succube della bionda, pensano che la loro assistita possa contraddire l'amica di una vita. Su cosa? Forse sulla dinamica dell'omicidio? «Quella - risponde Ernesto xrt^ Torres, legale ' della Sica - Mariena l'ha già in parte rimossa: proprio oggi, durante il colloquio in carcere, dopo aver riletto il verbale dell'interrogatorio, mi ha detto che ricorda di quella sera solo i rumori». Le due versioni date dalle ragazze non combacerebbero neppure per i soldi che Anna Maria chiedeva a Mariena con i pretesti più strani, e poi a Nadia, incontrando però il rifiuto della ragazza che avrebbe in seguito ucciso. Gh investigatori, durante i controlli di ieri mattina, hanno trovato a casa di Anna Maria un libretto al portatore, con la somma di un milione e mezzo, che corrisponde a quella che Mariena ha detto di aver dato all'amica, chiedendo prestiti al fratello, alla mamma e alla nonna. E in paese, dietro al Municipio, nel cosiddetto Boschetto, gh mquirenti hanno trovato una scritta che può definirsi satanica: con un pennarello nero, qualcuno ha tracciato una stella a cinque punte, con disegni di teschio, falce e corna e la frase: «Io vivrò in eterno per vedere la vostra morte. Dio». E ancora: «Satanik Drawing». Sopralluogo ieri mattina anche al cimitero, dove Anna Maria e Mariena andavano a fumare e a farsi fotografie e poi nel garage maledetto, dove sarebbero state trovate conferme alla ricostruzione che le due hanno dato del delitto. Non esisterebbero, almeno per ora, prove del coinvolgimento diretto di altre persone nell'omicidio, anche se non andrebbero esclusi, stando agli investigatori, un movente aggiuntivo a quello dell'assassinio ordinato dal sogno e l'esistenza di fiancheggiatori, persone che forse tenevano d'occhio la coppia di ragazze. Anna Langone «Eravamo sicure che non ci avrebbero mai scoperte», dicono nelle loro celle «Il nostro sogno? Andare in America» xrt^ ' La vittima Nadia Roccia

Luoghi citati: America, Castelluccio Dei Sauri, Foggia