Cambogia, al figlio del re trenta anni di prigione

Cambogia, al figlio del re trenta anni di prigione L'ex premier Ranariddh condannato in contumacia Cambogia, al figlio del re trenta anni di prigione BANGKOK. L'ex primo ministro cambogiano principe Norodom Ranariddh è stato condannato ieri in contumacia da un tribunale militare a Phnom Penh a 30 anni di prigione ed al pagamento di danni per 50 milioni di dollari (90 miliardi di lire) con l'accusa di aver complottato assieme ai Khmer Rossi per rovesciare 1'«uomo forte» cambogiano Hun Sen. Secondo fonti diplomatiche, la sentenza rischia di vanificare gh accordi di pace raggiunti tra Ranariddh e Hun Sen tramite una mediazione giapponese diretta a consentire il rientro in patria del principe per le elezioni previste il prossimo luglio. Il principe dovrebbe essere infatti amnistiato dal padre, il re Norodom Sihanouk, per la condanna a 30 anni e per un'altra precedente a 5 anni, ma non è chiaro se lo sarà anche per quanto riguarda il pagamento dei 50 milioni di dollari. Qualora non lo fosse, il rientro di Ranariddh in Cambogia sarebbe impossibile. Il principe è stato estromesso da Hun Sen mentre si trovava all'estero con un cruento colpo di stato nel luglio dello scorso anno. Il Tribunale militare ha anche condannato a 20 anni di prigione ciascuno tre alleati di Fanariddh, incluso il generale Chao Sambath, che è stato ucciso dagli uomini di Hun Sen durante le sanguinose purghe seguite al colpo di stato. Amnesty International ha definito «una farsa» la condanna del generale, i cui assassini sono tuttora a piede libero. Un parte dei 50 milioni di dollari che il tribunale ha imposto a Ranariddh di pagare dovrebbe andare alle famiglie di quattro militari uccisi dai Khmer Rossi durante una fallita missione di pace organizzata dal principe, ma il grosso della somma la prenderebbe il governo. Hun Sen ricopre la carica di co-premier, ma in realtà è il padrone incontrastato della Cambogia. [Ansa]

Luoghi citati: Bangkok, Cambogia, Phnom Penh