JUVE BOLLENTE NEL GELO N KIEV

JUVE BOLLENTE NEL GELO N KIEV Champions League: Lippi e la sua squadra chiamati a un esame senza appello JUVE BOLLENTE NEL GELO N KIEV KIEV DAL NOSTRO INVIATO Ci sono notizie, vere o verosimili, che calano sui protagonisti nel momento meno opportuno: ieri, vigilia della partita con la Dinamo, su Marcello Lippi è sceso il tormentone del suo futuro impiego al Real Madrid e non è stato un bel vedere, con il tecnico juventino imbarazzato per il non dover rispondere e arrabbiato per l'insistenza delle domande che lo ponevano davanti al futuro, nell'incertezza del presente. Un giornale madrileno, AS, ha sparato l'indiscrezione di un'offerta clamorosa di Lorenzo Sanz, il presidente del Real: 6 miliardi di lire a stagione, un paio in più di quanto percepiva Capello e il triplo di quanto Lippi guadagna alla Juve. Gli spagnoli perciò sono calati in forze su Kiev e l'assalto ha creato, più di quanto non sia necessario, l'atmosfera d'un match che mette la Juve al bivio tra la continuità e la ristrutturazione: fuori dalla Coppa, con la leadership del campionato che penzola pericolosamente nel vuoto, potrebbe starci anche il divorzio tra la Signora e il suo demiurgo. Altrimenti può avere ragione Moggi: alla Juve non si muove niente e sono gli altri che montano il casino. Lippi, comunque, non s'è distanziato dalle voci. Alle insistenze degli spagnoli ha risposto che non c'è stato mai nessun contatto e che «l'interesse di un grande club europeo fa piacere ma è lo stesso che mostra la Juve. Quando si vince per tre anni di seguito è normale che i giocatori e l'allenatore siano richiesti sul mercato: forse c'è più pressione perché più si aggiungono le vittorie e più si diventa interessanti». La frase decisiva, quel «signori, tanto io resto alla Juve», che un po' tutti attendevano, tuttavia non c'è stata. E si lascia spazio alle illazioni. «Io devo pensare soltanto a superare il turno», ha detto il tecnico. Ad altri invece non basta. Gli effetti saranno destabilizzanti? Ad ascoltare Lippi non c'è il pericolo. «Nel momento difficile noi veniamo sempre fuori», ha dichiarato, rispolverando una delle sue frasi più gettonate. Il prono stico? «Al 50 per cento passiamo noi, al 50 loro, e vale per tutte e quattro le sfide di Coppa. C'è grande equilibrio. Noi non ci getteremo all'attacco a testa bassa, però dobbiamo segnare. Loro in teoria possono disporsi esattamente come a Torino per non rischiare niente, ma non sentiranno la spinta dei centomila tifosi?» I cantori di Lobanowski dicono che il Colonnello se ne frega dell'elemento ambientale: lui, che è anche laureato in ingegneria concepisce la partita di calcio come un'espressione matematica dalla quale è da escludere ogni emozione. Perciò non c'è da illuderei. «So che Lobanowski ci ha definiti la migliore squadra d'Europa - ha proseguito Lippi -, credo che si riferisse a quanto abbiamo fatto negli ultimi anni, più che alla stagione attuale. Anche negli ultimi tempi abbiamo fatto buone partite: a Udine e con la Lazio. Abbiamo sbagliato con il Napoli, l'importante è che i giocatori mi rispondano sul campo come è sempre successo dopo i confronti, anche duri, che ho avuto con loro nello spogliatoio. Sono sicuro che la risposta vena». La formazione non è ancora de finita, soprattutto a centrocampo. Lippi ha annunciato che Conte sarà titolare e che Davids non soffre di malanni particolari per cui è a disposizione: il candidato più probabile alla panchina è dunque Di Livio, la seconda scelta Deschamps che è giù di tono. In attacco Del Piero farà coppia con Inzaghi: le nevicate hanno fatto scendere il termometro (ieri alle 18 si era sottozero e si giocherà alle' 21,45 locali per compiacere le tv), il campo tutta- via non sembra terribile per i due attaccanti. «Torino non è ai Caraibi - ha sottolineato Lippi -. Certe situazioni climatiche le affrontiamo spesso nell'inverno». Conte invece ha paragonato la gara di oggi al ritorno con il Real Madrid, due anni fa, dopo la sconfitta per 1-0 al Bernabeu in uno dei rari match giocati male da quella Ju¬ ve in Europa. Alla citazióne del Real, gli spagnoli sono sobbalzati e hanno guardato il Marcello. Loro ci credono. Marco Ansaldo ORE 20,45 - CANALE 5 DINAMO KIEV - AH. Lobanovsky /h KOSOVSKV /A 6 1 ■■<*«s*/~ DM1TRULIN 9 ■O 10 iL4 SHOVKOVSKY COLOVKO r> - * i fc. SHEVCHENKO INZAGHI U 9 BEZHENAR YV 8 -*t~KAUTVINTSEV A fi 4M GUSIN REBROV 15 BIRINDELU ZIDANE 21 DEL PIERO 10 J KHATSKEVITCH ÀIA. 25 GERASIMENKO 14 StMPS 71 '22 DAVIDS p^iòVro JUVENTUS - AH. lippi A DISPOSIZIONE - DINAMO: 12 Kernozenko, 25 Volosianko, 7 Kardash, 19 Mikhailenko, 20 Shmatovalenko, 21 Leonenko, 23 Radchenko JUVENTUS: 12 Rampulla, 6 Dimas, 20 Tacchinardi, 5 Pecchia, 7 Di Livio, 16 Amoruso N., 27 Zalayeta ARBITRO: BATTA (Francia) COPPA UEFA IERI SCHALKE-INTER 1-1 AUXERRE-LAZIO 2-2 SPARTAK M.-AJAX 1-0 ASTON V.-A. MADRID 2-1 [in nero le qualificate] CHAMPIONS LEAGUE OGGI DINAMO KiEV-JUVENTUS [1-1] REAL MADRID-BAYER L. [1-1] BORUSSIA D.-BAYERN M. [0-0] MANCHESTER U.-MONACO [0-0] [tra parentesi l'andata] Offerta di 6 miliardi del Real al tecnico: «Ma io penso solo a passare il turno; nei momenti difficili diventiamo grandi» Champions League: Lippi e la sua squadra chiamaOfferta di 6 miliardi del Real al tecnico: «Ma io penso solo a passare il turno; nei momenti difficili diventiamo grandi» KIEV AL NOSTRO INVIATO i sono notizie, vere o verosimili, he calano sui protagonisti nel momento meno opportuno: ieri, igilia della partita con la Dinamo, su Marcello Lippi è sceso il ormentone del suo futuro impieo al Real Madrid e non è stato un el vedere, con il tecnico juventio imbarazzato per il non dover ispondere e arrabbiato per l'insitenza delle domande che lo poevano davanti al futuro, nell'inertezza del presente. Un giornale madrileno, AS, ha parato l'indiscrezione di un'oferta clamorosa di Lorenzo Sanz, presidente del Real: 6 miliardi i lire a stagione un paio in più di JUVE NEL GEDel Piero grande protagonista all'andata finita, soprattutto a centrocampo. Lippi ha annunciato che Conte sarà titolare e che Davids Del Piero grande protagonista all'andata