IL VISO NEOGOTICO DELLA FOLLIA

IL VISO NEOGOTICO DELLA FOLLIA IL VISO NEOGOTICO DELLA FOLLIA L'inglese McGrath: poco sangue, tanto disagio UARTO romanzo e finora massimo successo di Patrick McGrath, Follia si svolge in gran parte in un manicomio criminale inglese certo molto simile al famoso Broadmoor Hospital dove l'autore crebbe perché suo padre lo diresse a lungo: nelle interviste McGrath racconta la strana ma non sgradevole esperienza di essere coccolato da tanti «zìi» affettuosi ma un po' strani. Un bambino così si trova anche in Follia, figlio di uno psichiatra dell'istituto e della moglie di costui. Questa, Stella, dalla bellezza rubensiana, partecipa come da lei ci si aspetta alla festa annuale dove pazienti e personale si mescolano per una volta senza rispettare le gerarchie, e qui resta turbata dai disinibiti approcci di un ricoverato, Edgar Stark, già scultore, omone esposto ad attacchi di furiosa gelosia, in uno dei quali anni addietro ha decapitato la propria compagna e poi ha lavorato sulla testa vera, cavandone gli occhi dalle orbite ecc. Stella rivede Edgar di nascosto, ne diventa l'amante, ne propizia senza lì per lì d l f l lì rendersene conto la fuga, lo raggiunge a Londra dove quello si nasconde presso amici del sottobosco artistico, prima episodicamente, quindi per restare con lui. La suspense provocata dal sempre maggior coinvolgimento di Stella, specie quando Edgar comincia a manifestare avvisaglie di aggressività nei suoi confronti, è attenuata dal fatto che tutta la storia viene raccontata da un altro psicanalista, collega anziano del marito di Stella, sfruttando le confessioni avute da lei durante una terapia: sappiamo quindi, o crediamo di sapere, che la donna non ha fatto la fine della precedente vittima dello scultore omi¬ cida. Tuttavia le sorprese non mancano, e nemmeno il risvolto finale, con brillante impiego di un trucco qui non rivelabile, anche se ha almeno un precedente arcinoto in Agatha Christie. Emersi da una lettura che probabilmente avrà avuto poche interruzioni - senza ricorrere a sensazionalismi plateali, McGrath è un maestro nell'arte di non mollare la presa - ci si potrà domandare semmai in che categoria collocare questo libro avvincente e sgradevole, nessun personaggio del quale ha il compito di conquistarsi simpatie. Inizialmente, dato anche il tono pacato, professio- naie e sicuro di sé del portavoce dell'autore, sembra la descrizione di un caso clinico interessante, con la pazzia segreta di Edgar che porta alla luce la sensualità di Stella, quindi l'inadeguatezza del di lei consorte (classico caso del medico cieco su quanto avviene in casa sua), infine lo squilibrio mentale della fuggiasca, culminante in un terribile momento dopo il suo ritorno all'ovile. Senonché, primo, si sa che il caso clinico è inventato; e secondo, la sua spiegazione, contrariamente a quanto si poteva sperare, non arriva, anche se la scoperta che spesso gli psichiatri non sanno che pesci pigliare non dovrebbe sorprenderci più che tanto. Abbiamo dunque un romanzo «gotico», una vicenda di ossessione e di sangue con momenti raccapriccianti, nella tradizione di Edgar Allan Poe? Forse, ma nel genere soft, perché a conti fatti le emozioni robuste sono lesinate al massimo. McGrath è piuttosto uno specialista di ambienti sottilmente minacciosi, dall'ospedale, accogliente casa di campagna dove però non si può circolare liberamente, alla sordidezza postdickensiana dello studio dove l'artista evaso cerca la vena perduta (la descrizione del suo metodo creativo è particolarmente convincente), alla sinistra fattoria nel Galles dove finisce il marito di Stella esiliato in seguito allo scandalo, e dove la donna assiste alla propria incapacità di recuperare un rapporto con costui e col figlioletto. Libro in ogni caso, dunque, di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolen di Oscar Wilde? «Che tensione intollerabile», osservava quella saggia giovinetta. E continuava: «Speriamo che duri». Masolino d'Amico Stella si innamora di uno scultore che ha decapitato la moglie e lo fa scappare dal manicomio criminale Libro di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà FOLLIA Patrick McGrath Traduzione di Matteo Codignola Adelpbi, pp. 310 L 28.000

Persone citate: Agatha Christie, Edgar Allan Poe, Edgar Stark, Masolino D'amico Stella, Matteo Codignola, Oscar Wilde, Patrick Mcgrath

Luoghi citati: Galles, Londra