Uccidere: è più facile se si ama di Giuseppe Culicchia

Uccidere: è più facile se si ama EUREKA Uccidere: è più facile se si ama IjiN giorno, nella cucina di mamma Engel, al pianterreno, venne preparata della carne in conserva. Haarmann portò un I vassoio, coperto con un panno, pieno di 1^ I carne tagliata a pezzetti e piuttosto chiara, che secondo lui era di maiale, e la buttò nell'acqua fumante. Una volta bollita, ne raccolse il grasso, lo sciolse di nuovo sulla fiamma e lo travasò in alcune bottiglie. Macinò la polpa col tritacarne e la mise sul vassoio... La famiglia Engel ebbe sempre la sua parte di carne in conserva e di grasso in bottiglia. Dalla metà di aprile del 1924, però, gli Engel smisero di acquistare la carne da Haarmann, perché ogni volta si sentivano rivoltare lo stomaco e perciò non la gradivano più». Il volume Haarmann, storia di un lupo mannaro, di Theodor Lessing - intellettuale radicale assassinato dai nazisti a Marienbad nel 1933 - reca in copertina un ri- Ucc tratto in bianco e nero dell'omicida seriale che, tra la fine della prima guerra mondiale e il 1924, terrorizzò Hannover, macellando uno dopo l'altro ventisette dei suoi giovani amanti, azzannandoli alla gola e bevendone il sangue caldo per poi smembrarli e disperderne in vari modi i resti. Come sempre accade in questi casi, la foto - che si intuisce essere stata appena ritoccata in alcuni dettagli, cosa all'epoca piuttosto frequente - ci restituisce le sembianze di un uomo del tutto «normale», tanto che ma un testimone al processo lo definì «...gentile, affabile e premuroso, estremamente curato, pulito, impeccabile». Haarmann, naturalmente venne condannato a morte, e lo scalpore suscitato dalla vicenda fu tale da ispirare tra gli altri Fritz Lang (in M, Il mostro di Dusseldorf) e Alfred Dòblin (per il personaggio di Reinhold in Berlin Alexanderplatz), oltreché - più di recente - Romuald Karkmakar, regista de II fabbricante di morte, film premiato nel '95 a Venezia e mai distribuito nelle sale italiane, basato sulle trascrizioni dei colloqui intercorsi tra l'imputato e lo psichiatra del carcere dov'era detenuto. Invitato da un complice ad «occuparsi» di un ragazzo che però non lo attraeva, Haarmann avrebbe risposto: «E' più facile quando si ama». Giuseppe Culicchia 99 Li azzannava alla gola e ne beveva il sangue caldo: poi smembrava e «vendeva» iresti Haarmann, l'omicida seriale che terrorizzò Hannover macellando 27 giovani amanti

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