Il Kosovo cede: trotteremo

Il Kosovo cede: trotteremo Due vittime. Domani la nomina dei delegati che negozieranno con Belgrado Il Kosovo cede: trotteremo Ma la polizia serba uccide ancora BELGRADO. La «Lega democratica del Kosovo» (Ldk), il principale partito albanese della turbolenta provincia meridionale serba, formerà nei prossimi giorni una delegazione che inizierà un dialogo con il governo della Serbia. Lo ha reso noto la radio indipendente di Belgrado «B92». Abdul Ramaj, membro della presidenza delTLdk, ha detto che la direzione del partito si riunirà domani per nominare un nuovo ufficio di presidenza e in tale occasione il leader Ibrahim Rugova potrebbe annunciare la creazione di una delegazione per i serbi. «A patto che non ci vengano messe condizioni», ha aggiunto. Gli albanesi del Kosovo hanno rifiutato per due volte di incontrare una delegazione del governo serbo, guidata dal vicepresidente Ratko Markovic, che ha atteso per 48 ore a Pristina, capoluogo della provincia, l'arrivo di una delegazione albanese. Belgrado ha rinnovato la notte scorsa a Rugova e agli altri dirigenti albanesi l'invito ad aprire un dialogo lunedì, sempre a Pristina. Ma la violenza non si ferma: due albanesi sono stati uccisi dalla polizia serba tra giovedì scorso e ieri in altrettanti villaggi nei pressi di Srbica, nella provincia meridionale del Kosovo, a maggioranza etnica albanese. Secondo l'agenzia indipendente di stampa belgradese Beta, il «Centro d'informazioni del Kosovo» ha precisato che Muhamed Miftari, 45 anni, è stato ucciso nel villaggio di Vitaka, mentre giovedì scorso «cecchini» della polizia serba hanno freddato Ah Litani, 58 anni, nel villaggio di Turcevo. Srbica e la regione centrale di Drenica erano stati al centro di una vasta operazione delle forze di sicurezza serbe tra il 28 febbraio ed il 5 marzo scorsi, operazione che aveva causato la morte di 80 persone. Gli studenti albanesi di Pristina, intanto, hanno annunciato di volere l'indipendenza del Kosovo e di essere pronti all'insurrezione armata contro «l'oppressore serbo» per ottenerla. Albin Kurti, 22 anni, lo studente di ingegneria che assieme a Bujar Dugolli guida con instancabile determinazione il movimento studentesco del Kosovo, divenuto il vero motore della protesta anti-serba, non ama le mezze misure: «Vogliamo il dialogo ma a certe condizioni e se la trattativa fallisce, siamo pronti all'insurrezione armata», ha detto il giovane ma già carismatico dirigente studentesco, forse imbaldanzito dal successo della manifestazione popolare dell'altro ieri. «Ci sono tutte le pre-condizioni per un conflitto», ha aggiunto Kurti, che peraltro ribadisce la volontà di percorrere tutte le possibili vie pohtico-diplomatiche per conseguire il fine dell'indipendenza. [Ansa] Il leader degli studenti albanesi «Se il dialogo . fallisce siamo pronti all'insurrezione armata, vogliamo l'indipendenza» o con Belgrado »»sggs

Persone citate: Abdul Ramaj, Albin Kurti, Bujar Dugolli, Ibrahim Rugova, Kurti, Muhamed Miftari, Ratko Markovic, Rugova