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Danimarca, vince la sinistra ma avanzano gli xenofobi COPENAGHEN Elezioni anticipate: un solo seggio di vantaggio Danimarca, vince la sinistra ma avanzano gli xenofobi COPENAGHEN. Lotta all'ultimo voto nelle elezioni politiche anticipate di ieri in Danimarca. L'ha spuntata, ottenendo un seggio in più dei suoi avversari, la coalizione di centrosinistra del premier Poul Nyrup Rasmussen: 90 seggi contro 89. In sostanza Rasmussen si candida a governare per altri quattro anni la Danimarca. In base ai risultati definitivi (escluse però Groenlandia e Faroe) diffusi poco prima di mezzanotte il blocco «borghese» guidato dal leader liberale Uffe Ellemann-Jensen, favorito della vigUia, non è riuscito ad ottenere la maggioranza necessaria per sfrattare il governo formato dai socialdemocratici e dai loro alleati socialliberali. Le cifre tuttavia non permettono ancora di dare per certo quale governo avrà il compito di convincere l'elettorato danese a votare «sì» al referendum sul Trattato di Amsterdam del prossimo 28 maggio, una tappa definita «decisiva» per il piccolo Stato scandinavo dai leader di entrambe le coalizioni. L'unico dato certo uscito dalla consultazione elettorale sembra essere il premio conferito dall'elettorato danese a due formazioni politiche di estrema destra, il Partito del popolo danese e il Partito cristiano del popolo. Il primo ha puntato in campagna elettorale su temi apertamente xenofobi. Il successo dei due partiti di estrema destra, potenziali sosteni tori della coalizione «borghese», è però avvenuto ai danni del principale alleato di Ellemann-Jensen, il partito conservatore che esce so noramente sconfitto dalla consultazione e perde per strada 11 dei 27 seggi conquistati nel 1994. Tradizionalmente, i due parla mentari groenlandesi vanno ad incrementare le fila del centrodestra, mentre quelli delle Faroe seno più vicini ai socialdemocratici, Dunque la vittoria per un voto delle forze di governo uscenti dovrebbe venire confermata. [Ansa]