Tlc, decolla l'authority S'infiamma il mercato

Tlc, decolla l'authority S'infiamma il mercato A Colt telefonia fìssa e servizi voce pubblici Tlc, decolla l'authority S'infiamma il mercato ROMA. Molte e grosse novità per le telecomunicazioni nell'arco di ventiquattro ore. A Napoli si è insediata ieri ufficialmente la nuova Autorità delle tic. A Roma l'altra sera il ministro Maccanico ha annunciato di aver concesso alla società inglese Colt la terza licenza italiana per la telefonia fissa, dopo quelle di Wind e Infostrada (il ministro ha aggiunto che anche Albacom, il consorzio a cui partecipano British Telecom, Bnl, Eni e Mediaset, ha presentato a sua volta domanda di licenza che sarà esaminata entro metà di aprile). La stessa Colt a fatto sapere ieri che presenterà questa settimana domanda di concessione per i servizi voce pubblici. Quanto ai telefonini, da registrare ieri un commento del presidente dell'Enel, Chicco Testa, alla decisione di Distacom di scendere in campo per la scelta del terzo gestore in cordata con Bell Canada, Autostrade e Itainvest: «Ben venga un altro concorrente nella gara doi telefonini - ha detto - perché la società di Hong Kong è un gestore serio». SuH'authority, il presidente Enzo Cheli ha fatto sapere in una conferenza stampa - dalla sede al centro congressi di Napoli, presente il sindaco Bassolino - che già dai prossimi giorni terrà una serie di audizioni di operatori tv (Rai, Mediaset, Tmc e tv locali) e delle telecomunicazioni (Telecom, Albacom, Infostrada e altre). «Uno dei primi impegni - ha detto sarà il piano di assegnazione delle frequenze». Poi ci si occuperà della revisione delle concessioni nel settore dell'emittenza, e del listino di interconnessione per il settore delle telecomunicazioni. Cheli ha vantato che l'Italia ha recuperato gran parte del ritardo che aveva nel quadro normativo di liberalizzazione dei settori di tic e tv: «Si tratta ora di attuare queste norme e di introdurle nella realtà di tutti i giorni». Il presidente dell'authority non ha nascosto che nel nostro Paese «ci sono resistenze alla liberalizzazione» e che la cultura monopolista è difficile da sradicare. Obiettivo dell'autorità sarà «evitare il formarsi di posizioni dominanti» e garantire la piena attuazione della società dell'informazione. L'authority, ha sottolineato Cheli, oltre a tutelare gli interessi economici e di servizio degli utenti, difenderà anche alcune libertà individuali «come la libertà di comunicazione e il diritto all'informazione». Per questo il presidente ha assicurato «la massima indipendenza dal potere politico e da quello economico e imparzialità di decisioni». La nuova struttura opererà a stretto contatto con le istituzioni europee e noi darsi un regolamento «terrà conto di strutture omologhe come l'antitrust». Cheli ha anche precisato che l'autorità subentrerà al garante per l'editoria solo nel momento in cui sarà effettivamente operativa la nuova struttura con l'emanazione del regolamento. Sulla concessione alla società inglese Colt (City of London Telecommunications) della terza licenza italiana per la telefonia fissa, il sottosegretario Michele Lauria ha precisato che dovrebbe riguardare l'utenza business a Milano. L'amministratore delegato della società, Achille De Tommaso, ha detto che attorno alla città la Colt realizzerà un anello ottico: «Entro il '99 la cableremo ponendo 70 km di fibre ottiche». Scadenza per questa settimana è la domanda al ministero relativa alla concessione per i servizi voce pubblici. (lui. gra.]

Luoghi citati: Autostrade, Canada, Hong Kong, Itainvest, Italia, Milano, Napoli, Roma