« Decida la Consulta »

« Decida la Consulta » « Decida la Consulta » Gallo: caso di interferenza dei giudici amministrativi ROMA. Si è creato un conflitto tra poteri dello Stato, un conflitto che deve essere risolto dalla Corte Costituzionale. Ne è convinto il professor Livio Paladin, ex presidente della Corte, che si è espresso così sull'ordinanza del Tar del Lazio, una vera e propria dichiarazione di guerra al ministro Bindi. «I magistrati - ha commentato Paladin - non sono competenti a prendere decisioni del tipo di quella adottata. Non solo l'ultima decisione, ma il complesso intero delle pronunce che sono state emesse dai giudici amministrativi nella materia è tale da legittimare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato - potere esecutivo e potere giudiziario - da sollevare dinanzi alla Corte Costituzionale. A farsene parte attiva dovrebbe essere lo stesso governo». E Paladin ha aggiunto: «Ai giudici di palazzo della Consulta dovrebbe essere chiesto di risolvere il "conflitto" prima ancora di pronunciarsi sulla costituzionalità del decreto del ministro Bindi». Dello stesso parere è Ettore Gallo, altro ex presidente della Corte Costituzionale. Professor Gallo, ritiene che questa ordinanza sia illegittima? «Il fatto è che c'è già lo Stato che si sta autocontrollando, nello sperimentare una terapia non ancora provata. Del resto, non può permettere che venga distribuita alla cieca, non può rischia|Tre di far correi* pericoli ai cittgdiniy^'^g^ La posizione del ministro è chiara, ma si può parlare di vera e projrrria illegittimità? «Questo-è-da-védersi. Di sicuro, siamò-d+ÉKnUt1 a un caso di interferenza, di invasività nelle funzioni devolute al governo in materia di sanità pubblica da parte dei giudici amministrativi». Come giudica il ricorso presentato dal ministro della Sanità Rosy Bindi al Consiglio di Stato? «Non so quale effetto possa avere. Già nel caso della prima sentenza vi aveva fatto ricorso: in pratica, ha rimesso l'intera faccenda nelle mani di chi, poi, ha trasferito tutto al giudizio della Corte Costituzionale. Mi sembra che si stia ripetendo lo stesso copione». Inoltre, il Consiglio di Stato, in attesa del pronunciamento della Consulta, già in occasione della prima ordinanza del Tar, aveva stabilito che quella dovesse entrare in vigore. Che cosa ne pensa? «Mi sembra un modo di procedere piuttosto curioso. Dando il via a quella ordinanza, infatti, si dava esecuzione a un provvedimento che non si sa ancora se sia costituzionale o no». Perché allora, secondo lei, Rosy Bindi ha imboccato la stessa strada? «L'unica spiegazione che mi viene in mente è che il ministro intenda inibire la provvisoria esecutività dell'ordinanza». Professore, ritiene che ci sia un modo per uscire; da questo pasticcio? «A questo punto non vedo altro mezzo: bisogna sollevare, direttamente, il conflitto di attribuzione. E bisogna farlo davanti alla Corte Costituzionale», [d. dan.] Ettore Gallo, ex presidente della Corte Costituzionale

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