«Vi proverò die questi sono i killer dei sassi»
«Vi proverò die questi sono i killer dei sassi» Alessandria: più cronisti e avvocati che pubblico, il pm Laudi racconta in un'ora e mezzo la morte dal cavalcavia «Vi proverò die questi sono i killer dei sassi» Via alprocesso alla banda accusata del delitto Berdini ALESSANDRIA DAL NOSTRO INVIATO E alla fine ieri è iniziato davvero, il processo per l'omicidio del cavalcavia, quello alle sette «teste vuote» accusate di tirare sassi sull'autostrada, così, per divertirsi, e che uccisero Maria Letizia Berdini, una donna che stava andando a una festa assieme al marito. Sette imputati davanti alla corte d'assise di Alessandria, trasferita per l'occasione in un vasto ufficio in periferia. Il presidente Paolo Gallizia temeva l'assalto di centinaia di persone richiamate dai quattro fratelli Furlan, da Loredana Vezzaro, da Roberto Siringa e Paolo Bertocco, imputati di omicidio volontario aggravato da futili motivi, di tentato omicidio e di danneggiamento. Invece ieri c'erano fotografi e telecamere (comprese quelle di «Un giorno in pretura» che riprenderà tutto il processo), tecnici delle luci, giornalisti e avvocati. Ma nessun parente degli imputati, e poco pubblico: qualche operaio dei capannoni vicini, e pochi curiosi. Un processo che si preannuncia lungo (un centinaio i testimoni, più i periti, e gli interrogatori del pubblico ministero, i controintcrrogatori di tutti gli avvocati, mesi di udienze). E difficile. Ma la pubblica accusa, nelle mani del procuratore aggiunto di Torino Maurizio Laudi e dei sostituti procuratori torinesi Anna Maria Loreto e Giuseppe Ferrando, ha ormai il pieno controllo delle 15 mila pagine del fascicolo ereditato dal procuratore di Tortona Aldo Cuva, che ha lasciato l'inchiesta perché indagato a Milano. E proprio Cuva e l'indagine milanese, appena arrivata alla soglia della richiesta di rinvio a giudizio, pesavano sull'apertura delle assise di ieri. L'ex procuratore, tra l'altro, è accusato di aver minacciato Loredana Vezzaro e di averla spinta a confessare la sua partecipazione all'«azione» che costò la vita alla Berdini. Mario Boccassi, legale della ragazza (che adesso sostiene di non essere mai stata sul cavalcavia e di aver però raccontato quanto saputo dal fidanzato), ha quindi chiesto il rinvio di una settimana per poter esaminare i documenti milanesi. Ma Laudi ha sottolineato che le due vicende devono restare distinte, perché le assise sono «l'unico giudice naturale della vicenda». E così ha deciso anche il presidente Gallizia: nessun rinvio, si comincia. La parola quindi al dottor Laudi, che in un'ora e mezzo scarsa è riuscito a rievocare il delitto e tutta la storia dell'inchiesta, ripercorrendo quasi giorno per giorno le indagini, gli arresti, i colpi di scena, le confessioni iniziali degli imputati e anche le successive ritrattazioni, spiegando i passaggi e gli snodi di questa storia complicata (ed ereditata 10 mesi dopo il suo inizio) per lo più a braccio, pochi appunti ed estrema chiarezza, evidenziando la parte iniziale delle indagini, e tutti gli elementi - intercettazioni e testimonianze, interrogatori e confronti emersi soprattutto nel primo mese di indagini. Poi le parti civili. L'avvocato Vittorini di Brescia per Lorenzo Bossini, vedovo di Maria Letizia, e Gattafoni di Civitanova Marche per la famiglia della vittima, i genitori e le sorelle. Poi le prime istanze, come la richiesta di perizia psichiatrica per Sandro Furlan (il suo avvocato Tava voleva dimostrare la «fragilità del proprio assistito ad affrontare con lucidità certi metodi inquisitori», riferendosi a Cuva). Richiesta respinta. La corte invece si è riser¬ vata di decidere su un'altra richiesta di perizia psichiatrica per Roberto Siringa (un altro perito aveva parlato della sua «insicurezza, sentimento di inferiorità, disistima di sé»). Domani, seconda udienza, si conoscerà la decisione. E si entra nel vivo, con i primi testi del pm, che partirà dal 27 dicembre '96, ore 20, sette auto colpite sulla TorinoPiacenza. Primo a parlare, il marito della vittima. Brunella Giovara Maria Letizia Berdini
Luoghi citati: Alessandria, Brescia, Civitanova Marche, Milano, Torino
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